Il Teatro Fenaroli è senza agibilità

Deroga solo per tre spettacoli ma con i vigili del fuoco in sala. Lavori d’urgenza in due settimane

LANCIANO. Dopo lo stadio Biondi e l’ippodromo Villa delle Rose, ora è il Teatro Fenaroli a dover essere interessato da lavori per la messa a norma per ottenere il nulla osta all’apertura dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Chieti. La struttura, riaperta dopo i lavori nel febbraio del 1998, in base alle nuove norme in materia di sicurezza, non è agibile, non potrebbe ospitare spettacoli perché manca il certificato antincendio rilasciato dai vigili del fuoco. Da qui la decisione di effettuare dei lavori di messa a norma e in sicurezza da parte del Comune che dureranno una quindicina di giorni e porteranno, inevitabilmente, alla chiusura della struttura.

Una chiusura che, fortunatamente, non provocherà il rinvio di molti spettacoli. «Abbiamo chiesto e gentilmente ottenuto dal comando dei vigili del fuoco la possibilità di rinviare i lavori, che dovevano iniziare ieri, a lunedì 3 marzo», spiega il sindaco Mario Pupillo, «perché oggi e domani ci saranno eventi importanti al Fenaroli: il convegno di studi su Ciampi, il musical “Aggiungi un posto a tavola” e il teatro dialettale. Eventi per cui erano stati già venduti i biglietti. Abbiamo ottenuto il via libera, con l’unica prescrizione della presenza di una squadra dei vigili del fuoco durante gli spettacoli».

Da lunedì via libera ai lavori che non saranno imponenti, anzi. «Non sono grossi interventi», dice Pupillo, «infatti occorreranno solo 15 giorni, saranno in parte effettuati dagli operai del Comune e costeranno circa 15 mila euro». Lavori che riguarderanno la zona caldaie, le luci, la segnaletica e le uscite di emergenza. Attualmente il riscaldamento non è a norma per i vigili del fuoco perché c’è un unico locale dove sono riunite tre grandi caldaie: quella del Fenaroli, della Sala Mazzini e del Comune. Devono essere divise e devono avere più prese d’aria. Quindi si tratterà di fare lavori in muratura per dividere i locali e creare delle aperture. L’altra prescrizione riguarda l’altezza delle uscite di sicurezza che ora è di 1,90 metri e invece devono essere di poco più di due metri, e una scala in ferro da eliminare. «Inoltre bisognerà installare altre luci di sicurezza perché sono poche quelle presenti, sistemare la segnaletica di emergenza», aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Di Naccio, «e spostare il guardaroba perché è sulla via di fuga. Sarà sistemato per il momento al secondo piano. Sono piccoli lavori senza i quali però, giustamente, non otterremo l’agibilità».

L’idea del sindaco, per un domani, di fare altri lavori. «Sarebbe bello creare un accesso tra il Fenaroli e la Casa di conversazione», dice Pupillo, «creare un salotto per la pausa caffè ma anche per accogliere gli attori a fine spettacolo».

Teresa Di Rocco

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