Il vescovo contro le colate di cemento

San Vito, Forte in visita pastorale esorta al rispetto dell’ambiente. Cetenaro: ha visto carte errate

SAN VITO. Trivellazioni in mare, creazione del resort a Colle Foresta, interventi troppo forti sul paesaggio come la costruzione di una funivia. In una parola: ambiente. È questo il tema principe affrontato dal vescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, nel consiglio comunale straordinario in occasione della visita pastorale di sabato scorso. Un evento importante per la comunità che, per il gruppo di minoranza “San Vito bene comune” si è trasformato nell’“ennesima brutta figura della giunta”: maggioranza non al completo, sala quasi vuota per mancata comunicazione dell’iniziativa e, sottolinea il capogruppo Giuseppe Ferraro, «perché il vescovo ha praticamente invitato la maggioranza a fare progetti meno ambiziosi e più vicini alle esigenze dell’ambiente e dei cittadini. L’aula del consiglio sarebbe stata vuota se non fosse per un rappresentante della polizia municipale, il parroco, il seguito dell’arcivescovo, e qualche altro», dice Ferraro, «non c’è stata sufficiente comunicazione o non c’è affezione sociale per l’amministrazione. Di certo quel vuoto è stato spiacevole. Soprattutto per i temi trattati da Forte, che ha mostrato la sua preoccupazione per le trivellazioni in mare, la realizzazione del resort, progetto “non a misura di San Vito, la terrazza più bella dell’Adriatico”. Anzi, ne ha denunciato la dismisura e il pericolo che porterebbe con lo stravolgimento della bellezza del luogo e del freno che avrebbe rappresentato allo sviluppo del paese. Parole che l’assessore Comini ha detto essere state suggerite dalla stampa e non dalle carte del piano. Con imbarazzante sorpresa di chi ascoltava, invece, l’arcivescovo ha ribadito che le sue considerazioni erano frutto di una lettura diretta del piano; aveva avuto le carte alla mano. Del resto ha continuato il discorso parlando di sviluppo sostenibile, in cui i cittadini devono essere protagonisti».

«Erano carte errate», risponde il sindaco Catenaro, «al vescovo sono state presentate quelle giuste che hanno ridimensionato le altezze degli edifici di cui è composto il resort, in cui saranno usati materiali ecocompatibili. Non c’è stata alcuna brutta figura, anzi con il vescovo condividiamo la necessità di dover dare maggiore spazio ai giovani e di uscire dalla crisi con nuovi modelli di sviluppo. Un modello è sicuramente quello delle cooperative da far crescere nell’unico settore che fa segnare indici positivi: l’agricoltura. E che ci sia collaborazione con monsignor Forte», chiude Catenaro, «lo dimostra la visita che farà domani (ggi per chi legge, ndc) alla Marina e a Sant’Apollinare». (t.d.r.)

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