Imballaggi a Casale, il sindaco dice no
Martedì all'Aquila si saprà se il progetto passerà al vaglio della Regione
CHIETI. Folla di consensi sul no all'impianto di trattamento degli imballaggi di Casalincontrada nella riunione dell'altra sera a Brecciarola. L'incontro tra residenti e amministrazione comunale ha registrato perplessità bipartisan nei politici locali intervenuti.
Martedì in diversi muoveranno verso L'Aquila, dove si decide sull'assoggettabilità o meno del progetto al Via, valutazione di impatto ambientale. Il Comitato ambiente Valpescara, ovviamente, auspica per l'assoggettabilità e organizza trasporto in pullman alle 11 con partenza da piazza San Bartolomeo a Brecciarola.
Nel capoluogo di regione andrà anche il sindaco Umberto Di Primio, testimone di un allarme sulla salubrità del territorio che non è circoscritto a questo impianto ma fa sintesi di tutti gli insediamenti sui rifiuti, attivi o in progettazione nell'area.
«Martedì sarò all'Aquila», dice il sindaco, «ho già mandato una lettera in Regione per sottolineare alcuni aspetti critici da tenere presenti, allegando l'ordine del giorno con cui il consiglio mi ha incaricato di vigilare su questo aspetto e, tra le riserve, c'è l'impatto sul traffico. In settimana conto anche di coinvolgere i sindaci dei Comuni della Valpescara così come gli esponenti delle due Province, per vagliare le reciproche posizioni e i progetti in materia di rifiuti, a massima tutela del territorio e della salute dei cittadini».
Sulla visione allargata del problema batte molto il Comitato. «Auspichiamo», osserva il presidente Ezio Falasca,«che ci sia questa conferenza allargata alle altre amministrazioni, per arrivare a suggerire le modifiche necessarie alla normativa in atto sulla materia dei rifiuti e quindi misure legislative che limitino e delimitino i possibili insediamenti su tutto il territorio regionale».
«La preoccupazione principale», prosegue Falasca sul locale, «è che qui a Chieti si stia delinenado una vera e propria filiera dei rifiuti. C'è la discarica Casoni così come l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, Tmb, che stanno già creando problemi ai residenti. A Chieti ci sono oggi 19 impianti di trattamento dei rifiuti, con grosse ripercussioni sulla salubrità del territorio e dell'aria».
Come primo passo il Comitato ha chiesto l'impegno del primo cittadino, accolto, di avviare monitoraggi costanti dell'aria sulla Tiburtina e, nel caso, prevedere anche giornate di stop al traffico pesante. «Il piano regionale di tutela della qualità dell'aria del 2007», ricorda Falasca, «comprende il Comune di Chieti nel territorio della Valpescara soggetto ad azione preventiva di risanamento ambientale». «Ecco perché» puntualizza «il sindaco deve mettere in atto un'azione di monitoraggio dell'aria».
Sull'argomento il Wwf teatino va anche oltre. «Fino a quando non verrà attivata la rete di monitoraggio, aggiornato l'inventario delle emissioni e pianificato il monitoraggio delle aree industriali», afferma la presidente dell'associazione ambientalista, Nicoletta Di Francesco, «la Regione deve sospendere qualsiasi procedura di valutazione ambientale di nuovi impianti, che comportano emissioni in atmosfera o l'aggravio di quelle da traffico».
Martedì in diversi muoveranno verso L'Aquila, dove si decide sull'assoggettabilità o meno del progetto al Via, valutazione di impatto ambientale. Il Comitato ambiente Valpescara, ovviamente, auspica per l'assoggettabilità e organizza trasporto in pullman alle 11 con partenza da piazza San Bartolomeo a Brecciarola.
Nel capoluogo di regione andrà anche il sindaco Umberto Di Primio, testimone di un allarme sulla salubrità del territorio che non è circoscritto a questo impianto ma fa sintesi di tutti gli insediamenti sui rifiuti, attivi o in progettazione nell'area.
«Martedì sarò all'Aquila», dice il sindaco, «ho già mandato una lettera in Regione per sottolineare alcuni aspetti critici da tenere presenti, allegando l'ordine del giorno con cui il consiglio mi ha incaricato di vigilare su questo aspetto e, tra le riserve, c'è l'impatto sul traffico. In settimana conto anche di coinvolgere i sindaci dei Comuni della Valpescara così come gli esponenti delle due Province, per vagliare le reciproche posizioni e i progetti in materia di rifiuti, a massima tutela del territorio e della salute dei cittadini».
Sulla visione allargata del problema batte molto il Comitato. «Auspichiamo», osserva il presidente Ezio Falasca,«che ci sia questa conferenza allargata alle altre amministrazioni, per arrivare a suggerire le modifiche necessarie alla normativa in atto sulla materia dei rifiuti e quindi misure legislative che limitino e delimitino i possibili insediamenti su tutto il territorio regionale».
«La preoccupazione principale», prosegue Falasca sul locale, «è che qui a Chieti si stia delinenado una vera e propria filiera dei rifiuti. C'è la discarica Casoni così come l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, Tmb, che stanno già creando problemi ai residenti. A Chieti ci sono oggi 19 impianti di trattamento dei rifiuti, con grosse ripercussioni sulla salubrità del territorio e dell'aria».
Come primo passo il Comitato ha chiesto l'impegno del primo cittadino, accolto, di avviare monitoraggi costanti dell'aria sulla Tiburtina e, nel caso, prevedere anche giornate di stop al traffico pesante. «Il piano regionale di tutela della qualità dell'aria del 2007», ricorda Falasca, «comprende il Comune di Chieti nel territorio della Valpescara soggetto ad azione preventiva di risanamento ambientale». «Ecco perché» puntualizza «il sindaco deve mettere in atto un'azione di monitoraggio dell'aria».
Sull'argomento il Wwf teatino va anche oltre. «Fino a quando non verrà attivata la rete di monitoraggio, aggiornato l'inventario delle emissioni e pianificato il monitoraggio delle aree industriali», afferma la presidente dell'associazione ambientalista, Nicoletta Di Francesco, «la Regione deve sospendere qualsiasi procedura di valutazione ambientale di nuovi impianti, che comportano emissioni in atmosfera o l'aggravio di quelle da traffico».
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