Imu su seconde case e tariffe nido più basse
San Salvo, il sindaco Magnacca: «Così rilanciamo l’offerta dei servizi e andiamo incontro alle famiglie»
SAN SALVO. Tariffe più basse per gli asili nido e riduzione dell’Imu sulla seconda casa. L’amministrazione comunale continua a garantire i servizi alle famiglie nonostante il pesante taglio ai trasferimenti statali e le difficoltà legate alla incertezza della programmazione delle risorse che dovrebbero arrivare da Roma.
I tagli operati dalla spending review sono più pesanti rispetto allo scorso anno: il trasferimento dello Stato è di circa 68mila euro con un taglio certo che si avvicina al milione di euro. È un vero rompicapo il bilancio di previsione 2013. «Nonostante i tagli e le incertezze siamo riusciti a garantire i servizi sociali, tutelare l’ambiente e le manutenzioni, oltre a fare un buon piano di investimenti anche grazie al recupero dell’evasione fiscale», spiega il sindaco Tiziana Magnacca, «lo sforzo della giunta municipale verso le famiglie e i redditi più bassi ha portato ad adottare politiche di riduzione delle tariffe dei servizi a domanda individuale con l’abbassamento della rette mensile per rilanciare l’offerta dei servizi e per andare incontro alle difficoltà del momento».
Un altro cavallo di battaglia della giunta di centrodestra è la riduzione dell’Imu sulla seconda casa: l’aliquota è passata dall’1 per cento allo 0,89 per cento, mentre per gli immobili costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, verrà applicata l’aliquota dello 0,76 per cento.
«È un messaggio forte che abbiamo voluto lanciare introducendo nel contempo agevolazioni sull’Imu della prima casa, qualora il governo centrale dovesse decidere di farla rimanere», aggiunge il sindaco, «altro aspetto rilevante è anche la riduzione dell’imposta per gli immobili del centro storico con aliquote pressoché basse favorendo quei proprietari che decidono di affittare i locali a un canone più agevole».
L’aliquota per negozi, botteghe e laboratori per arti e mestieri passa dall’0,89 per cento allo 0,46 per cento come deciso nei mesi scorsi dal consiglio comunale.
Forti preoccupazioni vengono manifestate infine per la Tares, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu. «Produrrà effetti distorsivi sulle famiglie e sulle attività commerciali», sostiene la Magnacca che, insieme al presidente della commissione bilancio, Stefano Battista, annuncia incontri con le categorie per spiegare le problematiche e per poter far fronte comune nell’obiettivo di ottenere il rinvio della tassa.
Anna Bontempo
©RIPRODUZIONE RISERVATA