In 20 mila al Dono I frutti della terra offerti alla patrona
Scene di vita contadina con oltre 50 carri dalle contrade Il vescovo Cipollone: tradizione da conservare nel tempo
LANCIANO. Una folla di 20mila persone fa da cornice al festoso omaggio delle contrade alla patrona della città, la Madonna del Ponte. È il corteo tradizionale del Dono ad aprire ufficialmente le Feste di settembre, una giornata dedicata ai valori ancestrali di riconoscenza e di omaggio alla santa patrona, ma anche al folklore, ai frutti della terra e alle tradizioni.
Il Dono ha richiamato in città migliaia di visitatori.
Due ali di folla hanno accolto, lungo corso Trento e Trieste e fino in piazza Plebiscito, circa 50 carri provenienti dalle 33 contrade di Lanciano, i 4 quartieri storici (Lancianovecchia, Borgo, Sacca e Civitanova) e delegazioni da diversi comuni vicini che hanno sfilato in costume tipico intonando inni di devozione alla Madonna.
Ad aprire il corteo il Gruppo tradizione allestito da Mimmo Spadano del gruppo di musica tradizione Terre del sud. Una ventina di partecipanti ha riproposto canti e balli tradizionali con i costumi tipici di una volta dopo uno studio accurato fatto di raccolta di voci e di testimonianze degli anziani del comprensorio.
Tutto intorno la rappresentazione di scene di vita contadina: la semina dei pomodori, la raccolta dell'uva, il rito del lavaggio della biancheria nelle “peschere”, ma anche il corteggiamento di una ragazza, le serenate, la vita di contrada, la preparazione del pane e le attività artigianali di una volta, come quella del fabbro, le cui officine, spiega lo storico delle tradizioni Domenico Maria Del Bello, «circondavano piazze lancianesi come quella del Malvò».
E ancora conche di rame adornate di fiori e carri e trattori carichi di frutta e ortaggi. Non sono mancati gli animali da cortile come conigli, polli e caprette, e i bambini, tanti, ad affollare sia il corteo e sia le vie del centro cittadino, tutti ammaliati dai colori e dalla vitalità di una manifestazione amatissima dai lancianesi e da tutte le 33 contrade del comprensorio.
«Questa è una tradizione bella, viva, da continuare a tramandare nel tempo», ha commentato il vescovo della diocesi di Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone.
Dalle 19,30, in piazza Plebiscito, all’ombra della Cattedrale della Madonna del Ponte, la tradizionale vendita dei donativi il cui ricavato è stato offerto alla diocesi per le opere di carità.
Daria De Laurentiis
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