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In carcere per estorsione: «L’ho fatto per necessità»

LANCIANO. Arresto convalidato e interrogatorio in carcere per Juan Sebastian Krzyzostaniak, polacco di 32 anni, residente a Pescara, arrestato dai carabinieri di Atessa con l’accusa di estorsione. L’...

LANCIANO. Arresto convalidato e interrogatorio in carcere per Juan Sebastian Krzyzostaniak, polacco di 32 anni, residente a Pescara, arrestato dai carabinieri di Atessa con l’accusa di estorsione. L’uomo si sarebbe fatto consegnare, in un anno e con le minacce, 20 mila euro a un piccolo imprenditore della zona, suo amico. Assistito dall’avvocato Enrico Graziani, Krzyzostaniak ha risposto, ieri mattina, alle domande del gip Flavia Grilli. Davanti al giudice il giovane ha giustificato la sua condotta dicendo di essersi trovato in una situazione di estrema necessità. «Lavorava presso un supermercato, con contratti rinnovati di volta in volta, fino a quando è stato licenziato», spiega il legale, «non poteva più pagare neanche l’affitto, così, è arrivato a minacciare e a pretendere il denaro dall’amico imprenditore».

La difesa del polacco ha chiesto la revoca della misura cautelare o in alternativa una misura meno afflittiva. Il gip si è riservato di decidere nelle prossime ore. Krzyzostaniak è stato arrestato martedì pomeriggio alla stazione dei treni di via Bergamo, da carabinieri in borghese mischiati tra i pendolari. A loro si era rivolta la vittima, amica del polacco, esasperata dalle continue richieste di denaro.

All’inizio l’imprenditore era corso in aiuto dell’amico, elargendo queste somme a titolo di prestito, ma ben presto quelle del polacco erano diventate vere e proprie pretese, condite da minacce di ritorsioni fisiche rivolte a lui e ai suoi familiari.

In un anno era riuscito ad estorcere all’amico 20 mila euro. Alla consegna dell’ultima somma, mille euro, è scattato il blitz dei carabinieri. Krzyzostaniak è rinchiuso nel carcere di Villa Stanazzo in attesa della decisione del Gip. (s.so.)

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