autostrada a14
In fiamme pullman di studenti l’autista intossicato dal fumo
VASTO. Brutta disavventura ieri mattina per un gruppo di studenti di San Severo diretti a Chieti,Pescara e Roma. L’autobus sul quale viaggiavano, un mezzo delle Ferrovie del Gargano, si è incendiato...
VASTO. Brutta disavventura ieri mattina per un gruppo di studenti di San Severo diretti a Chieti,Pescara e Roma. L’autobus sul quale viaggiavano, un mezzo delle Ferrovie del Gargano, si è incendiato al chilometro 442, in località San Lorenzo, fra i caselli di Vasto nord e Vasto sud.
«Ho avvertito un forte odore di bruciato, poi ho visto una scia di fumo e subito dopo il fuoco che usciva dal vano motore», ha raccontato l’autista ai soccorritori. L’uomo ha fermato il mezzo su una piazzola ed ha fatto scendere rapidamente i ragazzi. Il tentativo di salvare anche i bagagli è costato al guidatore una intossicazione da fumo. Le condizioni dell’uomo non sono preoccupanti
L’incendio che in pochi minuti ha avvolto completamente il bus ha costretto la polizia a chiudere per alcune ore la corsia nord dell’A14. Sul posto sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco e tre della polizia del distaccamento Vasto sud. I ragazzi sono stati affidati ai volontari della Protezione civile Vasto guidati da Eustachio Frangione. I giovani, alcuni dei quali molto spaventati, sono stati rifocillati e trasferiti su un altro pullman che li ha portati a destinazione.
«Abbiamo temuto il peggio. Il bus si è trasformato in pochi minuti in un enorme falò», racconta uno dei testimoni che ha assistito all’incendio da un cavalcavia autostradale. La colonna di fumo denso e nero ha avvolto l’intera contrada. Sull’autostrada si è formata una lunga colonna di mezzi. Alcuni sono stati dirottati sulla corsia sud, altri verso la statale 16 Adriatica. La carcassa incenerita del pullman sarà trasferita in un’officina specializzata e verrà accuratamente analizzata. Il fuoco ha distrutto tutto ma i tecnici cercheranno ugualmente di risalire alle cause del rogo che solo grazie alla prontezza e al sangue freddo del conducente non ha avuto tragiche conseguenze.
Alcuni esperti della polizia scientifica già ieri mattina hanno fatto i primi rilievi. Al momento l’ipotesi più accreditata è che a provocare la scintilla sia stato un corto circuito. (p.c.)
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