In spiaggia spuntano i tombini delle fogne
Protesta Fli: «Arenile deturpato». L’assessore Sputore: «Servono per i controlli, saranno coperti»
VASTO. Dagli scarichi fognari in piena spiaggia ai tombini sull’arenile. Fanno discutere i lavori per la canalizzazione delle acque bianche commissionati dal Comune per risolvere definitivamente (almeno si spera) un problema che ha tenuto banco durante la stagione balneare 2011, funestata da polemiche e divieti di balneazione.
La comparsa di alcuni pozzetti a pochi metri dalla battigia, nella parte nord del litorale, ha scatenato nuove critiche e forti dubbi sugli interventi predisposti dall’amministrazione per evitare il ripetersi di fenomeni di inquinamento.
«Crediamo sia un caso unico in Italia», dicono Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro, consiglieri comunali di Fli, «è inconcepibile che una spiaggia bellissima e ampia, tra le più suggestive della costa adriatica, debba essere deturpata da un impianto sulla cui funzionalità nutriamo forti dubbi. Vasto non può presentarsi sul palcoscenico internazionale della commercializzazione turistica con questa immagine deturpata. La nostra meraviglia è che fino a oggi gli operatori turistici restano in silenzio, non capiamo perché non si schierino pubblicamente in favore della difesa della nostra spiaggia, senza riserve mentali, senza aver timore di pestare i piedi all’amministrazione comunale che sta consentendo uno scempio di proporzioni devastanti. Chiederemo di visionare le autorizzazioni che consentirebbero questa deturpazione», concludono Del Prete e D’Alessandro.
Gli interventi per la canalizzazione delle acque bianche, che fanno il paio con i lavori di risanamento igienico di Fosso Marino eseguiti più a sud dalla Sasi, sono stati aggiudicati dal Comune alla ditta De Francesco di Castelpetroso (Isernia).
«Quelli in spiaggia sono pozzetti di monitoraggio», spiega l’assessore ai servizi, Vincenzo Sputore, «servono per i controlli. Qualcuno è provvisorio e mi riferisco al tombino antistante una concessione balneare del lungomare Cordella, gli altri verranno ricoperti e non saranno più visibili».
I lavori per 570mila euro sono stati consegnati d’urgenza alla ditta a maggio scorso. Sei mesi dopo, a novembre, il Comune ha approvato una perizia di variante per la necessità di modificare l’andamento dell’impianto, progettato al limite dell’arenile, per convogliare le acque piovane.
Anna Bontempo
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