In trappola alla consegna dei soldi
I due estorsori pretendevano 3mila euro per restituire l’auto rubata
VASTO Pretendevano tremila euro da un pensionato per evitare “spiacevoli conseguenze” alla sua Fiat Punto. Due pregiudicati di San Severo, Giuseppe Volpe, 21 anni e Orlando Calabrese 25 sono stati arrestati venerdì dalla polizia nel borgo antico dopo un drammatico inseguimento in auto. Per sfuggire alla cattura non hanno esitato a imboccare corso Palizzi contromano.
E’ finito nel carcere di Torre Sinello il tentativo di estorsione di Giuseppe Viola e Orlando Calabrese. «Gran parte del merito è della vittima, un pensionato di 78 anni che ha avuto fiducia nelle forze dell’ordine», rimarca il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella durante la conferenza stampa indetta per illustrare l’operazione.
La vicenda. Tutto ha inizio una settimana fa. L’anziano, che vive solo nel rione Shangai, riceve una telefonata all’alba. «Va a controllare se la tua bella auto nuova è nel garage», dice con tono beffardo una voce al telefono. Il pensionato scopre che la Fiat Punto è stata rubata durante la notte. L’uomo è disperato, ma i veri guai per lui devono ancora cominciare.Dopo pochi minuti infatti arriva una seconda telefonata. Questa volta l’anziano viene invitato a recarsi a Foggia con 3mila euro. Un brutto colpo. L’uomo ha paura,non sa cosa fare. Disperato si confida con un agente della polizia stradale. Quest’ultimo avverte subito i colleghi del commissariato e viene architettata la trappola.
Il rendez vous. Quando i ladri si fanno nuovamente vivi, il nonno finge di accettare il ricatto e riesce a far spostare l’appuntamento a Vasto, in viale dei Conti Ricci, davanti all’ingresso del cimitero. Al rendez vous è presente la polizia. Venerdì pomeriggio alle 17 Volpe e Calabrese arrivano in città. Sono a bordo della Punto rubata. Parcheggiano sul viale e quando vedono l’anziano si avvicinano. Il pensionato sfila dalla tasca una manciata di banconote. Viola sta per prendere i soldi, ma all’improvviso dietro alla vittima spuntano fuori due agenti.
La fuga. Il giovane pugliese fa un salto indietro, risale in auto con il complice. Immediata partenza a tavoletta della coppia per cerca di sfuggire alla trappola. La Punto imbocca il viadotto Histonium e poi via Crisci. Attraversa l’arco di Porta Nuova e prosegue contromano in corso Palizzi. Dopo una decina di metri incrocia un’altra vettura, rischia di schiantarsi, poi si blocca con gran stridere di gomme. E’ a quel punto che i residenti sentono uno sparo. Ma non è la polizia e i due fuggiaschi sono disarmati. Nessuno riesce a capire chi e perchè ha sparato.
Giuseppe Viola viene subito arrestato. Orlando Calabrese fugge a piedi sulla Loggia Ambling, ma gli uomini della squadra anticrimine lo raggiungono senza troppa difficoltà in una manciata di minuti.
Le indagini. La cattura dei due giovani pugliesi non ferma le indagini della polizia. «Ci sono ancora diversi particolari da chiarire», afferma il vice questore Cesare Ciammaichella. Gli investigatori cercano il basista che ha fornito ai due pugliesi le preziose indicazioni sul pensionato da derubare e un terzo uomo che probabilmente ha accompagnato a Vasto i presunti estorsori a bordo di un’altra vettura. Pare infatti assai improbabile che i due avessero in mente di attardarsi chissà quanto in città in attesa di salire su un treno. «Cercheremo di scoprire anche chi ha sparato, anche se l’ipotesi più probabile è che possa essersi trattato del botto di un raudo», spiega Ciammaichella. L’udienza di convalida dell’arresto per Volpe e Calabrese è in programma domani mattina.
E’ finito nel carcere di Torre Sinello il tentativo di estorsione di Giuseppe Viola e Orlando Calabrese. «Gran parte del merito è della vittima, un pensionato di 78 anni che ha avuto fiducia nelle forze dell’ordine», rimarca il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella durante la conferenza stampa indetta per illustrare l’operazione.
La vicenda. Tutto ha inizio una settimana fa. L’anziano, che vive solo nel rione Shangai, riceve una telefonata all’alba. «Va a controllare se la tua bella auto nuova è nel garage», dice con tono beffardo una voce al telefono. Il pensionato scopre che la Fiat Punto è stata rubata durante la notte. L’uomo è disperato, ma i veri guai per lui devono ancora cominciare.Dopo pochi minuti infatti arriva una seconda telefonata. Questa volta l’anziano viene invitato a recarsi a Foggia con 3mila euro. Un brutto colpo. L’uomo ha paura,non sa cosa fare. Disperato si confida con un agente della polizia stradale. Quest’ultimo avverte subito i colleghi del commissariato e viene architettata la trappola.
Il rendez vous. Quando i ladri si fanno nuovamente vivi, il nonno finge di accettare il ricatto e riesce a far spostare l’appuntamento a Vasto, in viale dei Conti Ricci, davanti all’ingresso del cimitero. Al rendez vous è presente la polizia. Venerdì pomeriggio alle 17 Volpe e Calabrese arrivano in città. Sono a bordo della Punto rubata. Parcheggiano sul viale e quando vedono l’anziano si avvicinano. Il pensionato sfila dalla tasca una manciata di banconote. Viola sta per prendere i soldi, ma all’improvviso dietro alla vittima spuntano fuori due agenti.
La fuga. Il giovane pugliese fa un salto indietro, risale in auto con il complice. Immediata partenza a tavoletta della coppia per cerca di sfuggire alla trappola. La Punto imbocca il viadotto Histonium e poi via Crisci. Attraversa l’arco di Porta Nuova e prosegue contromano in corso Palizzi. Dopo una decina di metri incrocia un’altra vettura, rischia di schiantarsi, poi si blocca con gran stridere di gomme. E’ a quel punto che i residenti sentono uno sparo. Ma non è la polizia e i due fuggiaschi sono disarmati. Nessuno riesce a capire chi e perchè ha sparato.
Giuseppe Viola viene subito arrestato. Orlando Calabrese fugge a piedi sulla Loggia Ambling, ma gli uomini della squadra anticrimine lo raggiungono senza troppa difficoltà in una manciata di minuti.
Le indagini. La cattura dei due giovani pugliesi non ferma le indagini della polizia. «Ci sono ancora diversi particolari da chiarire», afferma il vice questore Cesare Ciammaichella. Gli investigatori cercano il basista che ha fornito ai due pugliesi le preziose indicazioni sul pensionato da derubare e un terzo uomo che probabilmente ha accompagnato a Vasto i presunti estorsori a bordo di un’altra vettura. Pare infatti assai improbabile che i due avessero in mente di attardarsi chissà quanto in città in attesa di salire su un treno. «Cercheremo di scoprire anche chi ha sparato, anche se l’ipotesi più probabile è che possa essersi trattato del botto di un raudo», spiega Ciammaichella. L’udienza di convalida dell’arresto per Volpe e Calabrese è in programma domani mattina.