In un anno 22 violenze sessuali
In aumento quelle sui minori e in ambito familiare. Il bilancio della Procura: diminuiscono furti e usura
LANCIANO. Ventidue procedimenti per violenza sessuale aperti in un anno, quasi due al mese. Violenze compiute soprattutto in ambito familiare. È il dato che più colpisce della relazione annuale della Procura di Lanciano. Il bilancio delle attività svolte nel 2015 vede la diminuzione dei reati di furto (-12%), stalking (-20%), usura (-30%), inquinamento ambientale (-22%) e, soprattutto, droga (-40%). Un territorio tutto sommato ancora piuttosto “sano” quello frentano per il procuratore capo Francesco Menditto, che ha analizzato i dati assieme al sostituto procuratore Rosaria Vecchi, al capitano dei carabinieri Massimo Capobianco, a quello della guardia di finanza Francesco D’Ascanio e all’ispettore della Forestale Massimiliano Borrelli. «C’è una riduzione dei fenomeni criminali nel territorio», spiega Menditto, «e lo dimostrano anche i dati sulle notizie di reato, diminuite del 18%, che portano anche a una diminuzione delle pendenze (-39%, ndc)». Le indagini non durano più di 6 mesi e spaziano in ogni campo, dalla violenza ai furti, dalla droga all’inquinamento ambientale, ai reati in materia tributaria.
Tutti reati in diminuzione, tranne le violenze sessuali. Rispetto al 2014 il numero dei casi è stabile (22 procedimenti e 26 indagati quest’anno, contro 23 procedimenti e 28indagati), ma a crescere sono le violenze ai danni di minori. «Negli ultimi due anni le violenze erano triplicate», precisa il sostituto procuratore Vecchi, che ha la delega per questi reati, «nell’anno appena chiuso c’è stato un equilibrio rispetto al 2014, anche se purtroppo le violenze sono avvenute più su minori e prevalentemente in ambito familiare». Di grande aiuto alla Procura, sia nell’ambito delle violenze che dei maltrattamenti, che di casi più gravi come l’omicidio, è il personale sanitario del Renzetti.
«C’è grande collaborazione con il pronto soccorso», aggiunge la Vecchi, «con il personale che avvisa personalmente i magistrati su casi particolari. Ad esempio nel caso dell’omicidio dell’ultranovantenne di Bomba ricoverata in ospedale in fin di vita, sono stati i medici, notando le ecchimosi sul corpo, a far scattare l’inchiesta. O nel caso della frattura del femore a una neonata, che grazie ai medici non è passato come incidente domestico».
Diminuiscono stalking (34 indagati, -20%), furti (163 indagati, -12%) e droga (125 indagati, -40%). «Grazie all’attività di repressione delle forze dell’ordine i casi sono scesi», sottolinea Menditto, «anche in materia ambientale (135 procedimenti e 184 indagati, ndc) c’è stato un calo grazie ad azioni repressive come i sequestri del sansificio e della centrale di Treglio, dei depuratori della Sasi e delle fogne del villaggio turistico Valle del sole a Pizzoferrato». Numerose le indagini sull’assenteismo dei dipendenti pubblici e sul nuovo fenomeno delle truffe agli anziani. «Le indagini sono in corso», dice Menditto, «anche se non sono facile da seguire». «Gli anziani spesso non denunciano le truffe per vergogna», aggiunge Capobianco, «danno troppa fiducia agli estranei, aprono le porte di casa con troppa facilità. Ci vuole più accortezza». Tasti dolenti il personale esiguo e la soppressione di Procura e tribunale nel 2018. (t.d.r.)
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