Incendio blindato a Roma, black bloc in manettetradito da una telefonata a uno spacciatore di Chieti
L.V., 23 anni, di Ariano Irpino (Avellino), studente a Chieti e domiciliato nella locale casa universitaria, è stato arrestato perché ritenuto responsabile dell'incendio del blindato dei carabinieri in piazza San Giovanni. Il ragazzo è finito in manette per una telefonata a un suo rifornitore di droga: "Hai visto cosa ho fatto a Roma?". Stava per partire in Val di Susa dove monta la protesta dei No Tav
CHIETI. È caduto nella trappola dei carabinieri per una telefonata fatta al suo fornitore di droga. “Hai visto cosa ho combinato a Roma?”, ha detto al telefono. Partendo da quella intercettazione e confrontando i filmati e le foto scattate in piazza San Giovannni a Roma, i Ros hanno arrestato L.V., 23 anni, accusato di aver dato le fiamme al furgone blindato dei carabinieri durante la manifestazione del 15 ottobre scorso degli Indignati. Il ragazzo, originario di Benevento ma residente ad Ariano Irpino (Avellino), è studente a Chieti ed abita nella locale casa universitaria.
VIDEO L'assalto al blindato dei carabinieri
Ad arrestarlo sono stati i carabinieri del Ros di Roma e L'Aquila, coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, in collaborazione con i militari dell'Arma dell'Aquila, di Chieti e di Ariano Irpino. Il ragazzo stava per partire in Val di Susa dove monta la protesta dei No Tav. Ma la sua "gita" in Piemonte è stata interrotta a causa della telefonata ad uno spacciatore teatino. Le sue chiacchierate sono state intercettate dai carabinieri e il giovane è finito in manette.
Secondo i militari il ragazzo arrestato sarebbe il responsabile dell'incendio del furgone blindato dei carabinieri. Il mezzo era stato attaccato a colpi di pietre e altri oggetti nelle vicinanze di piazza San Giovanni. Un carabiniere, ferito, era stato costretto a fuggire, prima che il mezzo fosse dato alle fiamme.
Oltre al tentato omicidio in concorso L.V. è accusato anche di devastazione e saccheggio. Il black bloc avrebbe preso parte, in passato, ad altre azioni violente in occasione di manifestazioni. Tra l'altro risulta essere già stato in Val di Susa in occasioni di raduni degenerati in attacchi alle forze dell'ordine.
VIDEO L'assalto al blindato dei carabinieri
Ad arrestarlo sono stati i carabinieri del Ros di Roma e L'Aquila, coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, in collaborazione con i militari dell'Arma dell'Aquila, di Chieti e di Ariano Irpino. Il ragazzo stava per partire in Val di Susa dove monta la protesta dei No Tav. Ma la sua "gita" in Piemonte è stata interrotta a causa della telefonata ad uno spacciatore teatino. Le sue chiacchierate sono state intercettate dai carabinieri e il giovane è finito in manette.
Secondo i militari il ragazzo arrestato sarebbe il responsabile dell'incendio del furgone blindato dei carabinieri. Il mezzo era stato attaccato a colpi di pietre e altri oggetti nelle vicinanze di piazza San Giovanni. Un carabiniere, ferito, era stato costretto a fuggire, prima che il mezzo fosse dato alle fiamme.
Oltre al tentato omicidio in concorso L.V. è accusato anche di devastazione e saccheggio. Il black bloc avrebbe preso parte, in passato, ad altre azioni violente in occasione di manifestazioni. Tra l'altro risulta essere già stato in Val di Susa in occasioni di raduni degenerati in attacchi alle forze dell'ordine.
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