Incidente sulla Trignina, morto anche l’autista del tir sbandato
Salgono a tre le vittime dello schianto di lunedì pomeriggio sulla fondovalle. L’uomo forse colto da un malore alla guida
TRIVENTO (Campobasso). Sono salite a tre le vittime dell’incidente stradale di lunedì sera sulla Trignina. Durante la notte fra lunedì e martedì è morto all’ospedale Veneziale di Isernia anche l’autista del tir, Antonello La Marra, 51anni, di Cassino, che in seguito forse a un malore, ha travolto una Fiat Multipla e due furgoni, nei pressi del bivio per Trivento. Nonostante un intervento chirurgico d’emergenza, l’uomo, originario di Sant’Elia Fiumerapido e padre di tre figli, non ce l’ha fatta. E ora sono tre i decessi sulla statale 650. Lunedì sera avevano perso la vita sul colpo Jezael Scarinci, 31 anni, e Daniele Ferroni, 51, entrambi residenti a Crecchio. È ancora in prognosi riservata all’ospedale San Pio di Vasto, il padre di Jezael, Lorenzo. La sua testimonianza sarà importantissima per l’esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente e per stabilirne le cause. La procura di Campobasso ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Ieri mattina è stata eseguita l’ispezione cadaverica sul corpo di Antonello La Marra. Non è escluso, tuttavia, che il pm Elisa Sabusco, ritenga necessario anche l’esame autoptico. Sull’incidente indagano i carabinieri. L’ipotesi del malore è supportata dall’assenza di segni di frenata sull’asfalto.
A distanza di 24 ore dalla tragedia i soccorritori chiariscono anche altri particolari. Le due vittime Scarinci e Ferroni viaggiavano su un furgoncino che è stato schiacciato contro il guardrail. I due tornavano da Isernia dove avevano appena smontato le luminarie allestite per il periodo di Natale. Su un altro furgoncino c’era Lorenzo Scarinci, il padre di Jezael, titolare della ditta di illuminotecnica di Crecchio. L’imprenditore è rimasto a lungo incastrato fra le lamiere, ma è vivo. Sulla Fiat Multipla viaggiava una coppia di Benevento e il loro figlioletto. Solo la madre ha riportato qualche ferita ma non grave. La Trignina è stata riaperta al traffico martedì notte, intorno all’1,30. I mezzi recuperati dai vigili del fuoco di Campobasso e del distaccamento di Agnone sono al momento sotto sequestro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A distanza di 24 ore dalla tragedia i soccorritori chiariscono anche altri particolari. Le due vittime Scarinci e Ferroni viaggiavano su un furgoncino che è stato schiacciato contro il guardrail. I due tornavano da Isernia dove avevano appena smontato le luminarie allestite per il periodo di Natale. Su un altro furgoncino c’era Lorenzo Scarinci, il padre di Jezael, titolare della ditta di illuminotecnica di Crecchio. L’imprenditore è rimasto a lungo incastrato fra le lamiere, ma è vivo. Sulla Fiat Multipla viaggiava una coppia di Benevento e il loro figlioletto. Solo la madre ha riportato qualche ferita ma non grave. La Trignina è stata riaperta al traffico martedì notte, intorno all’1,30. I mezzi recuperati dai vigili del fuoco di Campobasso e del distaccamento di Agnone sono al momento sotto sequestro.
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