Incoronata, rubinetti a secco da sei giorni
Vasto, delegazione di cittadini non ottiene risposte negli uffici della Sasi preoccupa la siccità del Trigno e del Sinello. Invocato l’intervento del prefetto
VASTO. Rubinetti a secco , monta la protesta .Da sei giorni i residenti del quartiere Incoronata non hanno acqua. «Contatori e autoclavi sono drammaticamente fermi», denuncia sui blog a nome di centinaia di famiglie, D.Z..
Ieri mattina, una delegazione di residenti si è presentata negli uffici Sasi di Vasto, in via Marco Polo, per avere spiegazioni. «Nessuno è stato in grado di darcele», sbottano i cittadini che ora sono intenzionati a chiedere aiuto al prefetto, Fulvio Rocco De Marinis. Nel centro storico, c'è chi lamenta pesanti danni economici e medita di ricorrere alla magistratura.«È necessario scoprire dove va a finire l'acqua e come mai, anno dopo anno, nonostante gli annunci trionfali, i flussi domestici sono sempre più scarsi». L'acqua in più (400 litri al secondo), erogata da una settimana dal consorzio di bonifica, ha aiutato numerose famiglie, ma non riesce a soddisfare i bisogni di tutta la città . È evidente che le reti sono inadeguate. La popolazione è raddoppiata, ma le condotte sono sempre le stesse. «L'acqua che arriva all'impianto di sollevamento del Comune, a Villa De Nardis, nell'ultima settimana si è ridotta notevolmente», racconta il dirigente dell'ufficio servizi, Ignazio Rullo, che assicura: «Stiamo cercando una soluzione».
Intanto il Trigno è sempre più asciutto. Non sta meglio il Sinello. Una situazione difficile che il presidente del consorzio di bonifica sud, Fabrizio Marchetti, cerca di tamponare con un piano d’emergenza. Ieri, nei locali del consorzio in contrada Sant'Antonio Abate, si è tenuto un tavolo tecnico tra Sasi, la società che gestisce il servizio idrico nei comuni del Chietino, Coniv, l'ente gestore dei potabilizzatori del consorzio industriale e i Consorzi di bonifica del Vastese e del Molise. La situazione rispetto a un anno fa è drammatica e tiene in allerta gli esperti. Non era mai capitato prima d'ora di dover ricorrere al razionamento idrico già dal mese di giugno.
Il previsto aumento della popolazione turistica nelle prossime settimane e la mancanza di piogge non fanno dormire sonni tranquilli. Sasi, Coniv , Comune e consorzio di bonifica cercano una soluzione per tamponare le difficoltà legate alla siccità. Se necessario saranno richiesti sacrifici anche agli agricoltori. È già accaduto quattro anni fa: la siccità obbligò gli operatori agricoli a irrigare i campi a giorni alterni. L'acqua attinta dalla diga di Chiauci deve essere divisa equamente con il Molise. È probabile che nelle prossime ore venga allertata la Protezione civile. Vietati categoricamente gli sprechi. Sono previsti già da oggi controlli rigorosi e multe per utilizzi non attinenti al contratto di fornitura.
Paola Calvano
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