Insorgono i tassisti teatini: "Aeroporto inaccessibile"
Appello al sindaco e all’assessore regionale Morra per regolare gli ingressi. In città nuove postazioni a largo Cavallerizza, Megalò, stazione e policlinico
CHIETI. Regolamentare gli ingressi all’aeroporto d’Abruzzo che resta un luogo quasi inaccessibile per i tassisti teatini. La richiesta viene reiterata all’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra dal sindaco Umberto Di Primio e dall’assessore alle Attività produttive Antonio Viola in margine a un incontro tenuto a palazzo d’Achille con i rappresentanti della Confartigianato taxi.
Intanto, a breve, verranno ripristinate quattro postazioni cittadine per i tassisti in Largo Cavallerizza, piazzale Marconi, policlinico e negli spazi a ridosso del Megalò, mentre si lavorerà per favorire l’utilizzo dei taxi con tariffe agevolate per anziani e studenti. La categoria è tornata a lamentare le difficoltà con cui i taxi di Chieti riescono a usufruire degli spazi riservati nell’aeroporto dove, secondo il sindacato dei tassisti, vige una sorta di monopolio di Pescara. Aiutati, in un certo senso, dall’assenza di regole per l’accesso nell’area aeroportuale che la Regione dovrebbe indicare con un decreto.
«Al momento» spiega Luigi Colalongo di Confartigianato taxi «accediamo all’aeroporto solo attraverso chiamate dirette da parte degli utenti». Un danno evidente considerando il flusso di persone che deve raggiungere il capoluogo teatino dall’aeroporto. Anche perché, regolamenti alla mano, ai tassisti di Chieti spetterebbero tre stalli di sosta, ovvero lo stesso numero di posti riservati che andrebbe ai tassisti iscritti negli elenchi delle altre città capoluogo abruzzesi oltre che di San Giovanni Teatino, il Comune che ospita lo scalo aereo.
Sono nove, invece, i posti da assegnare ai taxi di Pescara. Una ripartizione semplice e rispettosa della legge in materia che, però, tarda inspiegabilmente a essere attuata dalla Regione nonostante le ripetute sollecitazioni del Comune. «Per questo» spiega il sindaco Di Primio abbiamo di nuovo invitato l’assessore regionale ai Trasporti Morra, affinché venga firmato il decreto relativo alla fruibilità dell’aeroporto d’Abruzzo da parte dei taxi. Questa situazione va risolta al più presto».
Una vera e propria impellenza in quanto il settore del trasporto taxi sta vivendo, in città, una gravi crisi, acuita dalla chiusura della caserma Berardi che ospitava il frequentato 123° Reggimento fanteria.
«Il Comune cercherà di sostenere in ogni modo la categoria, a partire dalla necessità di portare un regolamento chiaro per gli ingressi dei taxi di Chieti in aeroporto. Non è possibile continuare con una guerra» afferma Viola «che sta mandando in ambasce un servizio prezioso per una città come la nostra, che è sede di un’affollata università e di un policlinico d’eccellenza».
Jari Orsini
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