Insospettabili corrieri della droga
Interrogato in carcere l’operaio arrestato con 30 chili di hascisc in auto. Il sindaco di San Salvo: è una zona a rischio
VASTO. L’interrogatorio di garanzia di Erjon Koroveshi, l’operaio albanese fermato mercoledì mattina dai carabinieri con un carico di 33 chilogrammi di marjiuana, è cominciato nel carcere di Torre Sinello qualche minuto prima di mezzogiorno ma è durato una manciata di minuti. L’indagato, assistito dall’avvocato Raffaele Giacomucci, si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere. Vista la delicatezza del caso, il difensore ha deciso di attendere i risultati delle analisi che stabiliranno la qualità della droga e il principio attivo e poi inoltrare eventuali richieste.
Koroveshi è stato bloccato all’alba del 28 agosto all’uscita del casello Vasto-sud da una pattuglia dei carabinieri. La droga era custodita all’interno di tre buste di plastica di colore nero sistemate nel bagagliaio di una Mercedes Classe A. Le confezioni di cellophan erano tutte sigillate con il nastro adesivo da imballaggi. Sia il nastro che il cellophan saranno analizzati per cercare di individuare eventuali impronte che portino ai grossisti della droga.
La comparazione delle tracce in passato ha aiutato moltissimo gli investigatori. I carabinieri grazie allo scontrino dell’autostrada hanno appurato la località di provenienza dell’albanese. Le bocche sono tuttavia cucite. Sulle indagini è stato alzato un muro di riserbo.
L’arresto dell’operaio conferma, tuttavia, il grande flusso di droga da e per il Vastese e l’utilizzo con sempre maggiore frequenza di staffette di insospettabili utilizzati come corrieri. Koroveshi da anni lavorava a San Salvo ed è ritenuto da tutti una bravissima persona. «Il lavoro di contrasto svolto dalle forze dell’ordine è encomiabile, ma la criminalità è ben organizzata e utilizza spesso, come quest’ultimo caso, cittadini insospettabili inseriti nel tessuto sociale e che da tempo risiedono nel nostro comune», afferma il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca.
L’operazione dei carabinieri ha soddisfatto il prefetto Fulvio Rocco De Marinis che dopo la riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico convocata una settimana fa, ha chiesto e ottenuto per il Vastese il potenziamento dei pattuglioni. «San Salvo è un paese confinante con regioni a forte impatto criminale. È auspicabile», insiste la Magnacca, «che possa avere sempre una maggiore presenza di forze dell’ordine di ogni specialità. Non solo per far percepire ai cittadini la presenza dello Stato, ma per impedire l’azione e il radicamento della malavita organizzata».
Paola Calvano
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