Interinali, lite Cgil-Provincia

Scambio di accuse tra la Puglielli e il vice presidente Tavani

CHIETI. Una sorta di gioco delle tre carte. La Provincia prima manda a casa i precari e poi cerca di passare i compiti che assolvevano ad altri enti locali, Comuni in primo luogo. Questo, almeno, stando all'interpretazione della Fp-Cgil, che attacca una nota del vicepresidente dell'ente e assessore alla viabilità, Antonio Tavani. 

«La Provincia chiede a Comuni e altri piccoli enti la disponibilità ad effettuare, dietro rimborso, lo sfalcio dell'erba sulle strade provinciali che ricadono nel territorio di competenza», dice Paola Puglielli dalla segreteria della Fp-Cgil, «siamo di fronte alla delocalizzazione dei precari. Si sa che gli organici dei Comuni e dei piccoli enti in genere non permettono la presa in carico, con personale interno, di ulteriori attività. Dunque ricorreranno ad altri precari». Non è così per Tavani. «Molti dei Comuni che hanno accettato questa proposta», dice l'assessore, «gestiranno il servizio in house, con mezzi e uomini già a disposizione. Sul testo unico degli enti locali è prevista la gestione di servizi in convenzione tra enti. Rimango dell'idea che la politica degli interinali vada debellata per non alimentare false illusioni e precariato a vita».

Per Puglielli, invece, manovre come queste svuotano l'ente delle proprie funzioni. «A fronte di incarichi, consulenze, capo e vice capo di gabinetto, dirigenti, direttore generale e via dicendo», prosegue la sindacalista, «vengono lasciate sguarnite quelle posizioni di personale che nel concreto realizzano i servizi sul territorio e per i cittadini». La Fp-Cgil propone soluzioni e critica l'amministrazione Di Giuseppantonio sulla gestione e il reclutamento delle risorse umane. «Occorre individuare il reale fabbisogno di personale su compiti istituzionali», conclude Puglielli, «ridisegnando una congrua dotazione organica».

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