Investito in strada, muore il giorno dopo

La vittima è un ingegnere di Vasto in pensione. La Procura apre l’inchiesta e dispone l’autopsia. Cordoglio in città

VASTO. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte di Michele Raspa, 76 anni, di Vasto, ingegnere in pensione della Motorizzazione civile. Il professionista vastese che da qualche anno si era trasferito a Campobasso, è stato investito la sera del 20 gennaio scorso in via Monsignor Bologna, nel centro di Campobasso. All’inizio nessuno si è accorto della gravità dell’incidente sul quale ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire.

Il pensionato dopo essere stato investito è ricaduto sull’asfalto e non è riuscito a rialzarsi. Non è dato sapere se l’investitore fosse o meno fra i soccorritori.

Ricoverato in ospedale, per un trauma cranico e la frattura della tibia e del perone, Raspa è morto il giorno dopo. I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita ma non ci sono riusciti. Ogni cura è stata vana.

La notizia della disgrazia è stata comunicata a Vasto ai nipoti Domenico e Roberto - la vittima non aveva figli - ed ha fatto in breve il giro della città. Michele Raspa e il fratello, l’avvocato Enzo Raspa, morto due anni fa, erano due professionisti molto conosciuti e stimati a Vasto.

«La scomparsa di Michele Raspa, così improvvisa e in circostanze così drammatiche, ci riempie di dolore», dice il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, indirizzando alla famiglia del dirigente il cordoglio di tutta l’amministrazione comunale. I nipoti della vittima hanno dovuto raggiungere il capoluogo molisano per il riconoscimento del loro congiunto ma non hanno potuto riportare il feretro a Vasto. La magistratura molisana ha infatti deciso di aprire un fascicolo sull’incidente mortale. Il corpo di Raspa sarà sottoposto ad autopsia. Il responso della perizia verrà consegnato dopo i canonici 60 giorni ma già dalla prima verifica peritale sarà possibile appurare la natura dei traumi letali.

La polizia municipale di Campobasso da parte sua sta cercando testimoni che abbiano assistito all’investimento del pedone. Via Monsignor Bologna è una strada molto trafficata. La speranza è che qualcuno possa aver visto l’incidente e aiuti gli investigatori a ricostruire la dinamica.

Non appena la Procura di Campobasso darà l’autorizzazione la salma, sarà riconsegnata alla famiglia Raspa per le esequie funebri che dovrebbero essere celebrate a Vasto. I nipoti Domenico e Roberto e la cognata Marisa Fiore, tengono molto a dare l’ultimo saluto al loro sfortunato congiunto nella sua città natale. Fino a ieri sera non era stata ancora comunicata la chiesa, nè l’ora della funzione funebre. (p.c.)

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