La ditta vince il braccio di ferro con la Procura per la realizzazione di tre palazzine sulla riviera
Itaca, ripartono i lavori
Il tribunale del riesame dissequestra il cantiere
VASTO. Riaperti i cancelli del cantiere Itaca Costruzioni in via Costa Contina, sulla collina che si affaccia sul golfo vastese. Lunedì sera i carabinieri hanno notificato alla società il verbale di dissequestro e la restituzione della parte di fabbricato sequestrato dalla Procura in località Fonte Johanna. Il via libera è arrivato questa volta dal tribunale del riesame.
«E’ un ulteriore capitolo della vicenda che ha visto interessati da un lato la Procura di Vasto e i carabinieri e, dall’altro la Itaca costruzioni srl», è scritto in un comunicato dell’avvocato della società, Giovanni Di Santo. Da ieri sono ripresi i lavori di costruzione delle tre palazzine con 80 appartamenti affacciati sulla riviera. La sentenza del tribunale del Riesame pone fine ad una annosa vicenda che ha tenuto fermi per due anni e mezzo, operai e mezzi dell’impresa di Trentola Ducenta (Caserta).
La vicenda. Il primo sequestro scatta il 5 novembre 2007. In seguito ai controlli di un elicottero del gruppo Falconara, i carabinieri appongono i sigilli alle due palazzine ritenute difformi dal progetto originario del 2005. Il 27 febbraio 2008 i giudici del Riesame riaprono il cantiere. Dopo due mesi arriva il secondo stop dei Beni culturali, questa volta per un parere paesaggistico non a norma. L’atto viene formalizzato dal Comune su richiesta della Sovrintendenza. Il fermo dura meno di sei mesi. La società vince nuovamente il ricorso. Il 23 maggio 2009 la nuova doccia fredda: i carabinieri fermano i lavori per la terza volta.
Lo scorso mese di gennaio il Tar accoglie il ricorso dei costruttori e annulla la revoca dei nulla osta al residence. I cancelli però restano chiusi. Il tribunale fa propria la tesi della Procura vastese. Nonostante la sentenza del Tar Abruzzo n.50/2010 del 16 gennaio 2010 riconoscesse la legittimità e correttezza dell’operato della società e la nullità della revoca del nullosta paesaggistico patito dalla Sovrintendenza e dal Comune, la Procura non concede il dissequestro del cantiere.
Il nuovo ricorso. La Itaca costruzioni non si dà per vinta e presenta un nuovo (l’ennesimo) ricorso. Questa volta l’avvocato Di Santo si rivolge ai giudici del riesame, rimarcando che la decisione del Tar fa cadere l’elemento su cui erano fondati i precedenti sequestri eseguiti dalla Procura. E’ un passaggio fondamentale. «Grazie al nuovo ricorso al tribunale del riesame di Chieti presentato dall’avvocato Giovanni Di Santo è stato finalmente possibile riacquisire la disponibilità dei beni immobili oggetto del sequestro preventivo», fa sapere in una nota la società. La Itaca costruzioni ha vinto per la terza volta.
«E’ un ulteriore capitolo della vicenda che ha visto interessati da un lato la Procura di Vasto e i carabinieri e, dall’altro la Itaca costruzioni srl», è scritto in un comunicato dell’avvocato della società, Giovanni Di Santo. Da ieri sono ripresi i lavori di costruzione delle tre palazzine con 80 appartamenti affacciati sulla riviera. La sentenza del tribunale del Riesame pone fine ad una annosa vicenda che ha tenuto fermi per due anni e mezzo, operai e mezzi dell’impresa di Trentola Ducenta (Caserta).
La vicenda. Il primo sequestro scatta il 5 novembre 2007. In seguito ai controlli di un elicottero del gruppo Falconara, i carabinieri appongono i sigilli alle due palazzine ritenute difformi dal progetto originario del 2005. Il 27 febbraio 2008 i giudici del Riesame riaprono il cantiere. Dopo due mesi arriva il secondo stop dei Beni culturali, questa volta per un parere paesaggistico non a norma. L’atto viene formalizzato dal Comune su richiesta della Sovrintendenza. Il fermo dura meno di sei mesi. La società vince nuovamente il ricorso. Il 23 maggio 2009 la nuova doccia fredda: i carabinieri fermano i lavori per la terza volta.
Lo scorso mese di gennaio il Tar accoglie il ricorso dei costruttori e annulla la revoca dei nulla osta al residence. I cancelli però restano chiusi. Il tribunale fa propria la tesi della Procura vastese. Nonostante la sentenza del Tar Abruzzo n.50/2010 del 16 gennaio 2010 riconoscesse la legittimità e correttezza dell’operato della società e la nullità della revoca del nullosta paesaggistico patito dalla Sovrintendenza e dal Comune, la Procura non concede il dissequestro del cantiere.
Il nuovo ricorso. La Itaca costruzioni non si dà per vinta e presenta un nuovo (l’ennesimo) ricorso. Questa volta l’avvocato Di Santo si rivolge ai giudici del riesame, rimarcando che la decisione del Tar fa cadere l’elemento su cui erano fondati i precedenti sequestri eseguiti dalla Procura. E’ un passaggio fondamentale. «Grazie al nuovo ricorso al tribunale del riesame di Chieti presentato dall’avvocato Giovanni Di Santo è stato finalmente possibile riacquisire la disponibilità dei beni immobili oggetto del sequestro preventivo», fa sapere in una nota la società. La Itaca costruzioni ha vinto per la terza volta.
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