L’erosione cancella i lidi e ora insidia anche le case
Il Wwf : litorale in pericolo mentre scompaiono ampi tratti della Via Verde Di Giuseppantonio parla di emergenza ambientale e sollecita interventi urgenti
FOSSACESIA. È in pericolo la Costa dei trabocchi. Frane, smottamenti, spiagge completamente spazzate via dalle mareggiate e una Via Verde che appare sempre più fragile sotto la furia del mare. A rischio sono ora anche le case.
Le mareggiate e il maltempo degli ultimi giorni hanno aggravato una situazione già molto precaria e si teme che per l'inverno il pericolo annunciato possa trasformarsi in dramma. Le zone più colpite sono proprio quelle tra Rocca San Giovanni e Torino di Sangro, il tratto di costa più martoriato dell'intero litorale.
«Non sono più rinviabili interventi efficaci e duraturi contro l'erosione costiera» denuncia Ines Palena, presidente del Wwf frentano e Costa teatina, «i centri più colpiti come San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro aspettano con ansia i promessi investimenti regionali per i ripascimenti e le barriere frangiflutto».
Interventi che tuttavia per il Wwf sono solo «soluzioni tampone, che non fanno che aggravare e spostare a valle il problema erosivo, creando un inutile e antieconomico effetto a catena». L'origine del fenomeno è da ascrivere per il Wwf a una gestione dissennata del territorio. La forte pressione edilizia, la cementificazione degli argini fluviali e il prelievo di ghiaia e materiale dagli alvei dei fiumi assieme alla distruzione delle dune costiere sarebbero tutte «concause del fenomeno regressivo che però non vengono prese in considerazione dalla Regione».
I Comuni, oltre a chiedere soluzioni immediate, dovrebbero, secondo l'associazione ambientalista, «cambiare radicalmente l'approccio al territorio, vietando ad esempio le costruzioni in prossimità della battigia. La linea costiera» osserva Ines Palena «è dinamica, non fissa, per cui nei Prg non ci si può basare su carte costiere vecchie di decenni, col rischio di autorizzare edifici praticamente a pochi metri dal mare». Un appello accorato alla Regione per interventi urgenti arriva dalla Provncia, che in questi giorni ha fornito all'ente tutta la pianificazione territoriale relativa alla situazione erosiva della costa teatina, Comune per Comune, con annessi progetti in difesa del litorale.
«Con il passare del tempo» scrive il presidente Enrico Di Giuseppantonio «il degrado del territorio in alcuni punti si aggrava. Dopo i danni sul patrimonio paesaggistico e al sistema turistico in generale, si stanno verificando situazioni che mettono a rischio alcune abitazioni, dunque l’incolumità dei residenti. Non vorremmo» prosegue Di Giuseppantonio, «che con l’arrivo del maltempo, e in assenza di azioni immediate e concrete, ci ritrovassimo a dover fronteggiare una vera e propria emergenza e, soprattutto, danni irreparabili». (d.d.l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA