damiano al pantalonificio
L’ex ministro a Gissi: «Bene investire qui tutelando la natura»
GISSI. Il governatore della Regione, Gianni Chiodi, non si è visto e il sottosegretario Giovanni Legnini è stato trattenuto nella Capitale. Ci ha pensato il presidente della Commissione lavoro della...
GISSI. Il governatore della Regione, Gianni Chiodi, non si è visto e il sottosegretario Giovanni Legnini è stato trattenuto nella Capitale. Ci ha pensato il presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano, a portare ieri i suoi saluti ai 75 lavoratori del Pantalonificio d’Abruzzo del gruppo Canali che rischiano di restare senza lavoro a fine anno. Non appena è arrivato in Val Sinello prima di entrare nei locali del bar “L’incontro” Damiano si è intrattenuto anche con i lavoratori della ex Golden Lady assicurando l’impegno del Governo per i problemi occupazionali del territorio.
«Sono qui per ascoltare e perché ritengo che la politica debba essere fra la gente e con la gente. Non ho intenzione di fare false promesse nè annunciare miracoli. Ribadisco il mio impegno per la legge di stabilità, l’unico rimedio a mio giudizio per ridare un futuro a tanti giovani», ha detto il parlamentare. Poi è arrivata la dichiarazione a sorpresa. «In un momento in cui è difficile trovare investitori, se c’è chi è disposto a farlo (compresa la piattaforma petrolifera al largo della costa e la catena dei rifiuti più volte sollecitata dal sindaco di Cupello, Angelo Pollutri, ndc) sedetevi ad un tavolo e discutete cercando di attirare investimenti e soldi per il vostro territorio nel rispetto dell’ambiente». Una dichiarazione che ha stupito e colto di sorpresa molti presenti.
Al faccia a faccia hanno partecipato il deputato Maria Amato, il segretario di zona del Pd, Carlo Moro e quello cittadino, Nicola Raducci. Per la Regione erano presenti Antonio Prospero e Antonio Menna. Per la Provincia è intervenuto il presidente, Enrico Di Giuseppantonio. Fra i primi ad arrivare, Paolo Primavera, presidente di Confidustria Chieti. Il suo commento all’iniziativa è stato duro e critico. «Non credo che bastino i convegni a salvare il settore industriale, l’economia e il lavoro. Servono i fatti», ha detto Primavera. «Dal governo ci aspettiamo riforme radicali che riescano a ridurre la spesa pubblica portando nuova linfa al settore produttivo. Fino ad oggi abbiamo ricevuto solo panniccelli caldi». Poi rivolto al governo regionale, Primavera ha chiesto di conoscere il criterio con cui si scelgono le priorità. «La fondovalle Sangro che unisce l’Adriatico al Tirreno è l’arteria vitale delle industrie. A Quadri ogni giorno passano 1.000 tir. Eppure la Regione ha stanziato 105milioni per la Aquila-Montereale. Una assurdità».(p.c.)
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