L’operaio è morto annegato
San Salvo, l’autopsia conferma la prima perizia: oggi pomeriggio i funerali
SAN SALVO. John Fredy Mecoli, 30 anni, è morto per annegamento. La conferma arriva dall'autopsia eseguita ieri pomeriggio. Occorrerà aspettare 60 giorni per sapere se l’annegamento è stato causato da un malore accusato in seguito all’incidente stradale avvenuto alle 2,30 sulla Statale 16, a San Salvo marina, all’altezza del villaggio Poseidon.
La Procura ha ordinato il massimo riserbo sull’esito della perizia. Troppi i particolari da chiarire. La magistratura indaga per scoprire perché dopo l’incidente l’operaio si è allontanato in direzione del mare anzichè attendere i soccorsi. Pare che il giovane perdesse sangue da un braccio, ma le sue condizioni non sembravano gravi.
I genitori del trentenne, titolari di una pasticceria, sono chiusi in casa, annichiliti dal dolore. Non riescono a credere che il loro adorato figlio, adottato all'età di 5 anni, non ci sia più. Sabato sera è uscito da casa per trascorrere una serata fra amici. Ma a casa non è più tornato. Ieri pomeriggio al termine dell’autopsia eseguita nell'obitorio del cimitero di San Salvo, la magistratura ha riconsegnato la salma ai familiari. Le esequie saranno celebrate oggi pomeriggio nella chiesa di San Nicola.
Intanto migliorano le condizioni di D.N.D., l’automobilista di San Salvo rimasto ferito al volto nell’incidente avuto con Mecoli. La sua testimonianza potrà aiutare gli inquirenti a capire le condizioni fisiche e psicologiche di John subito dopo l’impatto. (p.c.)
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