L’ultimo saluto a Eleonora «Hai dato tanto, grazie»
Chiesa gremita per l’addio alla maestra trovata morta dopo 5 mesi di ricerche Alle esequie prefetto e questore. Gli amici lanciano palloncini e suonano bonghi
VASTO. «Non è la fine della vita, ma l’inizio di una nuova vita. Quella che Eleonora cercava». Ha scelto le parole dell’apostolo Giovanni e l’Apocalisse, don Massimo D’Angelo, il parroco della chiesa della Madonna del Sabato Santo, per salutare per l’ultima volta Eleonora Gizzi, 34 anni, l’educatrice trovata morta tre settimane fa a distanza di 5 mesi dal suo allontanamento volontario da casa.
La bara di frassino chiaro ricoperta di fiori bianchi è arrivata puntuale alle 16 davanti alla chiesa accompagnata dai ritocchi mesti delle campane. Ad accogliere i genitori di Eleonora e la sorella Noemi è stato il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, il questore Felice La Gala insieme al presidente di Confidustria Chieti, Paolo Primavera, al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte. Straziata dalla lunga attesa e dal dolore del lutto la madre di Eleonora, Grazia Marinucci, ha dovuto più volte appoggiarsi al marito.
In un chiesa gremita ma sileziosa don Massimo ha voluto ricordare la generosità di Eleonora, la sua natura sincera e spontanea. «Salutiamo Eleonora ricordando quello che lei era. La sua voglia di aiutare gli altri, il suo altruismo, la sua voglia di fare del bene, la naturalezza e la spontaneità che la portavano a stare bene tuffandosi negli occhi dei bambini a cui insegnava. Non pensiamo all’ultimo periodo del quale è stato detto tanto, spesso in modo errato. La vita di Eleonora è stata breve, ma nella sua breve vita lei ha dato tanto. Desiderava aiutare tutti, forse quello stesso desiderio che l’ha portata a seguire chissà chi o chissà cosa. La ricordiamo con la foto che ci hanno consegnato i genitori: gli occhi rivolti al cielo alla ricerca della vita in cui ha trovato finalmente il benessere. Perché Eleonora adesso è nella casa di Dio», ha esortato don Massimo.
Il pianto di parenti, amici e quanti hanno voluto bene ad Eleonora Gizzi è stato coperto durante l’offertorio dalla musica del flauto e dell’organo. «Perché la musica era per lei vitale e ora l’accompagnerà nella sua nuova vita», ha detto il celebrante.
Tanti gli amici arrivati da Pescara e da fuori Vasto. La Protezione civile, schierata con le divise, ha reso omaggio alla salma dell’educatrice. Così pure migliaia di vastesi che sfidando il cielo plumbeo hanno raggiunto la chiesa per salutare Eleonora per l’ultima volta.
Alla fine della cerimonia funebre la salma è stata trasferita nel cimitero cittadino dove altre persone erano in attesa di dare conforto alla famiglia. Dalle pagine di Facebook, Patrizia Angelozzi, una delle amiche, ha salutato Eleonora con l’immagine di un raggio di sole che rischiara il mare ed un gabbiano che vola libero verso la serenità.
«Eleonora ora vive una nuova vita realizzando i suoi sogni», ha insistito don Massimo D’Angelo.
Intanto gli investigatori cercano di trovare risposte alla tragedia con le indagini in corso. L’auspicio di tutti è che possano aiutare papà Italo e mamma Grazia a sopportare un dolore così grande.
Paola Calvano
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