L'uomo ricoverato in ospedale: «Sono forte, ho fatto la guerra»

LANCIANO. «Ho fatto la guerra, sono forte io». La frase, riferita ai carabinieri, rivela la forza e l'orgoglio di Gino Del Bello, l'80enne aggredito e picchiato la notte scorsa nella casa a Guastameroli, durante un tentavo di rapina. Ha fatto la guerra, ha imparato a resistere Del Bello, e lo ha fatto a lungo la notte scorsa, sopportando per ore il dolore soprattutto al volto, tumefatto, e alla testa. Barbaramente picchiato, l'agricoltore ha riportato la rottura del setto nasale, trauma cranico e lesioni in diverse parti del corpo, soprattutto sul volto. Nonostante il dolore, Del Bello è riuscito a parlare con i carabinieri, a raccontare che gli aggressori sono stranieri, che però avevano il volto coperto. Dopo essere stato medicato al pronto soccorso, dove è stato portato dall'ambulanza della Iº unità della Croce Rossa, l'uomo è stato ricoverato, ed è tenuto sotto osservazione dai medici, nel reparto di Neurologia dell'ospedale Renzetti guidato da Umberto Colangelo. Non è in pericolo di vita. Nessuno può accedere alla stanza piantonata da un carabiniere. Nemmeno i familiari. «Non si può passare. Del Bello sta bene», questa la risposta del carabiniere ad un compaesano di Gino Del Bello che ieri si è recato nel reparto per avere notizie e salutare l'amico. (t.d.r.)

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