La Cgil incalza la Asl «Serve più personale con contratti stabili» 

Il sindacato scrive al manager Schael e alla Regione Abruzzo Venerdì sciopero generale e manifestazione in largo Vico

CHIETI. Carenza di personale e di posti letto e barelle, contrattazione e, soprattutto, una programmazione chiara del futuro. La Cgil di Chieti, a pochi giorni dal prossimo sciopero del 29, sollecita maggiore attenzione al manager della Asl, Thomas Schael, e all’assessore regionale, Nicoletta Verì, sulla revisione del piano triennale dei fabbisogni del personale. «Chiediamo soluzioni e programmazione, per avere contezza delle reali esigenze dei vari profili professionali, alcuni dei quali in forte affanno», dice all’inizio della sua nota il segretario provinciale Fp Cgil Chieti, Carmine Gasbarro. «L’apprensione per il benessere lavorativo è sempre massima, per la qualità delle prestazioni da erogare, per la sicurezza, per il rispetto dei tempi di vita e lavoro, in un sistema sanitario universale trasversale che non faccia differenze tra le zone montane, quelle marittime e dell’entroterra, dove la centralità deve essere la cura del paziente, rivolta e accessibile a tutti», prosegue il sindacato nella sua lettera ai vertici della sanità regionale. «Sembrerebbe si stia procedendo alle chiamate per il reclutamento di ulteriori Unità di Oss a tempo determinato, un valore aggiunto alle nostre richieste, per dare supporto laddove ci sono criticità più volte segnalate e quindi intervenire nelle realtà dove troppo spesso si ricorre per esigenze, in richiamate in servizio, riposi saltati e turni lunghi. Contestualmente sono stati emanati gli aggiornamenti dalla Regione Abruzzo in merito alle linee guida per le stabilizzazioni del personale, con proroga e criteri. I sei mesi da svolgere nella Asl banditrice dell’avviso, prima fissati dal 2020 a dicembre 2022, sono stati prorogati al 31 dicembre prossimo». Gasbarro interviene anche sulle vicende recenti di Lanciano: «Non si entra nel merito della carenza farmaci non avendo dati certi e consultabili, ci si riserva di fare, le eventuali richieste con conseguenti valutazioni agli uffici competenti. Sul numero e stato barelle/letti Obi/sponde del Ps di Lanciano, si è in attesa di un riscontro degli uffici competenti, alla nota inviata settimane fa, valutazione da estendere anche ad altri Ps che hanno un ruolo centrale. Vanno messe a disposizione condizioni affinché il personale possa espletare la propria attività in serenità e sicurezza per erogare assistenza e cura nel miglior modo possibile. Va risolto il problema di flussi e accessi, e stazionamento sulle barelle nei corridoi, dove numeri importanti comportano difficoltà con un aumento dei carichi di lavoro per chi è in turno. Sollecitiamo anche il proseguimento della contrattazione decentrata. Per il comparto i lavori avviati sono fermi. Ormai giunti al termine dell’anno, non si sono ancora definiti i regolamenti per orari di lavoro, buoni pasto, progressioni verticali, cambio profili e turnazioni aggiuntive».
La Cgil si prepara alla mobilitazione e chiama a raccolta i lavoratori, compresi quelli della sanità: «Dal 24 ottobre è iniziata, partendo da Chieti, la raccolta firme per la petizione sulla sanità che seguirà in altre piazze e territori, come le assemblee nei luoghi di lavoro. E venerdì 29 novembre, giorno dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, ci sarà la manifestazione a Chieti in largo Vico dalle ore 10», chiude la Cgil, «invitiamo alla partecipazione numerosa per chiedere l’aumento delle risorse per la sanità, istruzione, per gli aumenti contrattuali, servizi pubblici, per investire sulle politiche industriali e per aumentare le pensioni». (o.d.a.)