La città dei lavori-lumaca

Il record dell’asilo chiuso da 2 anni per fare due aule.

LANCIANO. Si intrecciano e si accavallano i progetti per la “città del futuro”, ma nelle strade e nelle piazze numerosi cantieri sono fermi. La Regione progetta un ospedale da costruire nel giro di 3-4 anni, mentre in città da 24 mesi non si riescono a finire due stanze per l’asilo di Madonna del Carmine. Ruspe e operai sono all’opera oltre i tempi previsti, spesso con disagi per la viabilità e il commercio. E in altri casi i cantieri annunciati non hanno ancora aperto. Il dibattito si è acceso sulle nuove opere, dalla Fiera allo stadio dei Maio, ma in città ci sono ristrutturazioni o riqualificazioni urbane che durano ben più dei tempi previsti. Le famiglie di Madonna del Carmine aspettano da due anni la scuola dell’infanzia della contrada.

Dopo la battaglia per chiedere i lavori di ampliamento (una seconda aula, cucina e servizi igienici), dal 2007 l’edificio è ancora chiuso e i bambini costretti ad andare a scuola a Santa Maria dei Mesi. «Il termine previsto era il novembre 2008, ma il progetto originario è stato modificato», ha detto in consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba (Udc), su un’interrogazione del Pd, «era stata prevista una normale fondazione, ma poi si è resa necessaria una su pali, in cemento armato, che il Genio civile ha dovuto collaudare. Poi i fondi stanziati non bastavano, così i lavori si sono prolungati, ma subito dopo Natale la scuola tornerà alla collettività».

Altro cantiere in ritardo è quello di piazza Garibaldi, che crea disagi a viabilità e commercio, con gli ambulanti del mercoledì trasferiti in piazza Della Vittoria. Attualmente ruspe e scavi, in azione da marzo, occupano oltre metà della piazza. «I commercianti sono rassegnati», afferma Augusto Franceschini, presidente del consorzio “Botteghe storiche”, «non resta che sperare che i lavori finiscano in fretta e che tornino le bancarelle per ridare slancio al commercio». La fine dei lavori ha subito un balletto di rinvii. Dopo lo stop tra agosto e le Feste di Settembre, la nuova piazza doveva essere pronta a fine ottobre. Invece il cantiere è stato prolungato. «Nei mesi scorsi si sono susseguite sospensioni dei lavori, sia per motivi tecnici sia per le richieste dei commercianti», ha riferito in aula l’assessore all’Urbanistica, Marco Di Domenico (An), «il progetto è stato infatti modificato, da piazza a parcheggio per risaltare l’aspetto della viabilità.

Ma siamo arrivati alla fine: i lavori termineranno entro e non oltre il 15 novembre». Si trascina da anni anche il cantiere per un muro pericolante in via Ferro di Cavallo, oggetto di un contenzioso tra il Comune e il proprietario. E’ invece abbandonato quello del Centro servizi del terminal bus della Pietrosa. Calcinacci sono ammucchiati ai lati in attesa del bando per il secondo lotto, che riguarda rifiniture, pensiline, impianti e collaudi. Anche viale Cappuccini aspetta un mutuo per il nuovo asfalto. Il bando dovrebbe essere pronto per la fine del mese e prevedere anche il rifacimento di altre strade disastrate, come viale Marconi, via Spaventa e parte di via Martiri VI ottobre. L’intervento è di 350mila euro, i lavori inizieranno (dovrebbero iniziare) il prossimo anno. Ma ci sono anche cantieri che non hanno mai aperto, come ad esemopio quello per il parcheggio multipiano di via Milano a servizio dell’ospedale. L’appalto, da oltre 4 milioni, è stato aggiudicato da un anno al consorzio di imprese Colam. I lavori, annunciati la scorsa primavera, non sono mai iniziati. «Questa estate è stato firmato il contratto», spiega l’assessore Di Domenico «la società deve presentare il progetto esecutivo». La “città del futuro” per ora aspetta.