La collina frana, sgomberate 4 famiglie
Cadono calcinacci e piastrelle da un condominio in via Gran Sasso. I residenti in strada: «Temevamo che crollasse tutto»
CHIETI. La collina torna a franare sul versante di via Arenazze e via Gran Sasso. La zona con i palazzi a rischio è stata messa sotto stress dalle giornate di pioggia dell’ultimo periodo. Il condominio Orizzonte di via Gran Sasso (foto a sinistra), già semivuoto a causa delle grandi crepe che si sono aperte sui muri, è stato sgomberato dal Comune. Le quattro famiglie che ancora alloggiavano nella palazzina sono state evacuate: il Comune ha messo a disposizione una sistemazione temporanea al Grande Albergo Abruzzo per chi avesse bisogno, ma pare che tutte abbiano trovato un’altra sistemazione.
La decisione di sgomberare il palazzo è stata presa a seguito di un sopralluogo dei vigili del fuoco. «Abbiamo sentito un grosso botto», dice Eugenio Di Marzio, uno dei residenti, «si sono staccati calcinacci e piastrelle. Siamo usciti tutti quanti spaventati dagli appartamenti in preda all'impressione che il palazzo potesse crollare da un momento all'altro». L’amministrazione teneva già da tempo sotto controllo il palazzo. Ieri mattina, insieme alla squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di via Masci, è arrivato anche il vicesindaco Paolo De Cesare (foto a destra) – che in questo svolge tutte le funzioni di sindaco dopo che il primo cittadino Diego Ferrara ha dovuto sottoporsi a un intervento in ospedale – per sincerarsi di persona su quanto stava succedendo. «Chieti ha un problema atavico di dissesto idrogeologico», dice De Cesare, «ed era prevedibile che con queste giornate di perdurante maltempo le criticità potessero acuirsi. Come Comune stiamo cercando di monitorarle tutte e, se necessario, mettere in campo tutte le precauzioni del caso».
L’amministrazione, di concerto con Protezione civile regionale e università d’Annunzio, ha avviato ulteriori indagini geognostiche per progettare un intervento di messa in sicurezza delle aree a rischio frana di Santa Maria, via Arenazze e del vicino viadotto. Si sta muovendo anche a livello nazionale: l’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli fa sapere di aver sollecitato con una nota il ministero dell’Interno per l’attribuzione di fondi per interventi di pulizia di fossi e canali e di messa in sicurezza di alcune zone della città. Si tratta di interventi che sono già stati ammessi a finanziamento per un importo complessivo di due milioni e mezzo di euro. Come era prevedibile piogge e temporali hanno aggravato la vulnerabilità idrogeologica della città, dal Theate Center a Santa Maria Calvona, fino alle aree di via Masci nel versante opposto del territorio comunale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La decisione di sgomberare il palazzo è stata presa a seguito di un sopralluogo dei vigili del fuoco. «Abbiamo sentito un grosso botto», dice Eugenio Di Marzio, uno dei residenti, «si sono staccati calcinacci e piastrelle. Siamo usciti tutti quanti spaventati dagli appartamenti in preda all'impressione che il palazzo potesse crollare da un momento all'altro». L’amministrazione teneva già da tempo sotto controllo il palazzo. Ieri mattina, insieme alla squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di via Masci, è arrivato anche il vicesindaco Paolo De Cesare (foto a destra) – che in questo svolge tutte le funzioni di sindaco dopo che il primo cittadino Diego Ferrara ha dovuto sottoporsi a un intervento in ospedale – per sincerarsi di persona su quanto stava succedendo. «Chieti ha un problema atavico di dissesto idrogeologico», dice De Cesare, «ed era prevedibile che con queste giornate di perdurante maltempo le criticità potessero acuirsi. Come Comune stiamo cercando di monitorarle tutte e, se necessario, mettere in campo tutte le precauzioni del caso».
L’amministrazione, di concerto con Protezione civile regionale e università d’Annunzio, ha avviato ulteriori indagini geognostiche per progettare un intervento di messa in sicurezza delle aree a rischio frana di Santa Maria, via Arenazze e del vicino viadotto. Si sta muovendo anche a livello nazionale: l’assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli fa sapere di aver sollecitato con una nota il ministero dell’Interno per l’attribuzione di fondi per interventi di pulizia di fossi e canali e di messa in sicurezza di alcune zone della città. Si tratta di interventi che sono già stati ammessi a finanziamento per un importo complessivo di due milioni e mezzo di euro. Come era prevedibile piogge e temporali hanno aggravato la vulnerabilità idrogeologica della città, dal Theate Center a Santa Maria Calvona, fino alle aree di via Masci nel versante opposto del territorio comunale.
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