Brindisi fra i rappresentanti delle sei cantine di Inedita

VINO

La Doc Villamagna si racconta con Inedita

In anteprima le nuove annate di sei realtà vitivinicole: "Realizzato un sogno che coltivavamo da anni". Occasione per promuovere il territorio e creare un movimento culturale e sociale

VILLAMAGNA. In concomitanza con le giornate Fai d’Autunno ha avuto luogo l’evento ‘Inedita’ con l’anteprima delle nuove annate della Doc Villamagna: sei realtà vitivinicole del territorio hanno presentato le loro prossime linee (dieci in tutto) che verranno lanciate sul mercato nel corso del 2025. Si tratta della Doc 2022, prodotta da tutte le aziende in questione, e della Doc Riserva 2021, che è invece appannaggio di sole quattro cantine: Cascina del Colle, Torre Zambra, Valle Martello e Palazzo Battaglini. Completano il quadro Cantina Villamagna e Piandimare. Sono annate che promettono bene, se si considera che ad esempio il Villamagna Doc 2022 di Torre Zambra ha già ricevuto i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.

La doc Villamagna, nata nel 2011, è di grande qualità ma anche molto ristretta (basti pensare che è la più piccola d’Italia): si estende infatti per appena “85 ettari di eccellenza”, come li ha definiti il sindaco di Villamagna, Amerigo Orlando, che in occasione del taglio del nastro ha voluto ringraziare il suo predecessore Paolo Nicolò “perché è stato anche grazie a lui se abbiamo istituito la Doc. E oggi siamo orgogliosi di presentarvi tutto questo”. L’area di riferimento è, ovviamente, quella di Villamagna, ma fanno parte della denominazione di origine anche porzioni limitrofe di Vacri e Bucchianico.

E Katia Masci, presidente dell’associazione produttori del Villamagna Doc, ha aggiunto: “Coltivavamo da diversi anni il sogno di poter inaugurare un’anteprima. Ora ci siamo riusciti. Per noi produttori, ‘Inedita’ è anche un’occasione per guardare al futuro, rafforzando un’identità territoriale inconfondibile”. All’evento hanno presenziato anche il sottosegretario della giunta regionale con delega al Turismo, Daniele D’Amario, e i consiglieri regionali Silvio Paolucci e Antonio Di Marco.

È poi seguita una degustazione nella sala civica, aperta per la prima volta al pubblico proprio in questa occasione. Una location gradevole, ma forse un po’ sacrificata per via della presenza di tanti. La mattinata si è conclusa con un light lunch (catering di Bongé). Nel pomeriggio è poi toccato alle attività dedicate alla gente comune, tra stand, degustazioni e musica dal vivo. Il territorio del Villamagna Doc si racconta proponendosi anche come movimento culturale e sociale. Tutto lascia immaginare che, nonostante gli oltre dieci anni di vita, si sia ancora all'inizio di un ben più radioso percorso. Solo il futuro potrà dircerlo con maggiore chiarezza.

@RIPRODUZIONE RISERVATA