La droga destinata ai rave party
I consumatori venivano avvisati delle feste con sms e attraverso i social network
ATESSA. La droga, di cui si approvvigionavano nel Pescarese, veniva rivenduta in piccoli centri urbani della Val di Sangro, dove era facile controllare la presenza delle forze dell’ordine, e presso ritrovi abituali, come un bar a Piane d’Archi. Uno degli arrestati, Pasqualino D’Eramo, 29 anni, di Piane D’Archi, era anche parte attiva, con altri indagati, dell’organizzazione di rave party, pubblicizzati sui social network e attraverso sms.
Almeno tre feste abusive sono state organizzate in zona durante l’attività d’indagine dei carabinieri del nucleo operativo: ad Atessa, Ortona e a Monte Pallano, una zona boschiva tra Bomba, Atessa e Tornareccio. In quest’ultima occasione, lo scorso luglio, sono state denunciate 78 persone e recuperati diversi quantitativi di sostanze stupefacenti. D’Eramo è l’unico raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli altri quattro sono ai domiciliari: Walter Alexis Baez, 27 anni di Lanciano, Gianluca D’Orazio e Daniele Bassi, 27enni di Perano, e Matteo Labate, 20 anni di Archi, stretti collaboratori dei primi due. Per tutti l’accusa è di spaccio e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, aggravato e continuato. Gli interrogatori di garanzia per i cinque si terranno nei prossimi giorni. A dare il via all’operazione dei carabinieri, denominata “Mandarino” dal soprannome di uno degli arrestati, sono stati tre arresti in flagranza e innumerevoli recuperi di sostanze illecite, effettuati nei mesi scorsi. Messi in allerta i cinque, secondo i carabinieri, avrebbero intensificato le attività di controllo e di “bonifica” degli strumenti di comunicazione, sia cellulari che informatici, nel timore di essere individuati. D’Eramo e Baez avrebbero utilizzato, al fine di eludere le indagini, oltre 25 apparati telefonici con relative schede sim intestate a persone extracomunitarie. In più occasioni gli arrestati si sarebbero dati reciproca assistenza, segnalando per tempo l’eventuale presenza delle forze dell’ordine vicino ai luoghi dove erano previste le consegna di droga. Baez, l’altro giorno, è stato rintracciato a Montesilvano, nell’abitazione della compagna. Anche Labate era dalla fidanzata, T.P., 27 anni, di Altino, finita anch’essa nei guai: in casa i militari hanno rinvenuto 10 grammi di “sensimil”, stupefacente ottenuto modificando geneticamente la marijuana, suddivisi in dosi con il nominativo del destinatario apposto sopra. Arrestata in flagranza, la giovane è ai domiciliari. Stamattina udienza di convalida. (s.so.)
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