La New Trade conferma ordinativi e investimenti

Gissi, i titolari dello stabilimento convocati dal ministero «Il lavoro è duro ma gli operai sono molto seri»

GISSI. Nuovi ordinativi e tanta voglia di fare. La New Trade di Gissi archivia come incidente di percorso il temporaneo sequestro degli impianti, si rimbocca le maniche e va avanti. Nicola Cozzolino, uno dei titolari dell’azienda di Prato che produce capi d’abbigliamento riciclando indumenti usati, lo ha ripetuto mercoledì pomeriggio a Roma al direttore generale del ministero dello Sviluppo economico, Giampiero Castano, ai sindacati e ai rappresentanti di Regione, Provincia e Comune.

«Sono soddisfatto del risultato dell’incontro e soprattutto della valutazione fatta dal dottor Castano. Ora ho soltanto tanta voglia di darmi da fare. In arrivo ci sono nuovi ordinativi», annuncia l'imprenditore. «Ora bisogna solo rimboccarsi le maniche per ottenere sempre di più e meglio».

Lo stesso concetto è stato ribadito dal dirigente ministeriale. Castano ha ripetuto il concetto espresso a Gissi il 18 ottobre scorso durante una visita allo stabilimento della Valsinello. «Ricominciare e crescere si può, ma è necessario crederci e volerlo».

Per il momento nella fabbrica di Gissi lavorano 39 operai. «Il lavoro è duro ma sono soddisfatto perché gli operai hanno dimostrato grande serietà», afferma l’imprenditore. I presupposti per crescere non mancano, ma Cozzolino da buon toscano per il momento non vuole creare illusioni. «Come da accordi a marzo 2013 è previsto un secondo step di assunzioni: 20 lavoratori saranno assunti a tempo indeterminato. Poi, in base all’andamento produttivo, vedremo».

Il tessile riciclato è uno dei settori che attualmente risente meno della crisi. In Italia ma anche nei Paesi dell’Est si assiste a un vero e proprio boom delle aziende che producono capi d’abbigliamento riciclando indumenti usati. «I progetti non mancano e neppure gli ordinativi, ma al momento è meglio stare con i piedi per terra», ha ripetuto Cozzolino.

Il ministero ha confermato anche la disponibilità di un cospicuo finanziamento alle altre aziende della Val Sinello, a patto che presentino progetti e siano disposte ad investire. (p.c.)

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