La Notte europea dei ricercatori «Così l’università supera i confini»
Oltre 200 appuntamenti: tra gli ospiti il fisico dei social Vincenzo Schettini e la violoncellista Irida Gjergji L’anteprima dell’evento il 28 settembre allo Stella Maris di Montesilvano con il concerto di Giò Di Tonno
CHIETI. È una sfida ambiziosa quella che ha progettato l’università d’Annunzio per il prossimo 29 settembre quando il campus aprirà le porte alla Notte europea dei ricercatori 2023. “One world, one health, one thousand cultures”, ovvero “Un mondo, una salute, mille culture”, è il titolo dell’appuntamento. Sono oltre 200 gli eventi organizzati a tempo di record, considerando che il rettore Liborio Stuppia è stato nominato i primi giorni di giugno. L’anteprima della notte più attesa dell’ateneo ci sarà il 28 settembre, allo Stella Maris di Montesilvano, che punta a diventare un nuovo polo della cultura.
IL TEMAPer la prima volta nella storia della d’Annunzio l’evento è stato annunciato con un titolo «internazionale», precisa Stuppia, «c’è una lingua comune, quella che troviamo quando viaggiamo e che tutti dobbiamo conoscere per essere cittadini del mondo». E in tal senso, l’ateneo vuole abbattere i confini e creare un “one world”. «Questo concetto», spiega Stuppia, «coinvolge tutti e nessuno di noi deve disinteressarsi su quello che accade nel mondo. Lo abbiamo visto tragicamente anche con la pandemia». E poi il tema della salute. «Il concetto di one health», continua il rettore, «in questo momento è all’attenzione di tutto il mondo scientifico. La salute umana non può disinteressarsi della salute ambientale e di quella animale». Ma la grande sfida di quest’anno è diffondere il tema delle mille culture. «Vogliamo trasmettere il messaggio che bisogna aprirsi a idee diverse», continua il rettore, «il pensiero unico è riduttivo. La storia del secolo scorso è stata devastata da decine di milioni di morti a causa del pensiero unico. Dobbiamo arrivare all’idea che la moltitudine dei pensieri, la pluralità delle idee, sono la miglior forma di prevenzione da dittature e guerre».
GLI EVENTI E GLI OSPITI A prendere in mano l’organizzazione degli eventi quest’anno è stata la professoressa Elisabetta Dimauro. «Un lavoro svolto in sinergia con i 14 dipartimenti dell’ateneo», dice Dimauro, «ci saranno appuntamenti sia per bimbi che per i più grandi. L’evento clou è lo spettacolo di Vincenzo Schettini, alle 19.30, professore di Fisica e famoso TikToker. Lo precede la performance di una nota violoncellista albanese Irida Gjergji. Ci sarà poi il canto lirico di Chiara Tarquini e il nostro coro di ateneo. Si conclude la giornata con un dj set». Un’anteprima della Notte dei ricercatori ci sarà il 28 settembre allo Stella Maris di Montesilvano. «Proprio perché l’università a più sedi», spiega il direttore generale dell’ateneo Giovanni Cucullo, «vogliamo sottolineare la vocazione di questo nuovo polo. Ci sarà un concerto con Giò Di Tonno, protagonista del Notre Dame de Paris, un’opera che concretizza l’incontro tra culture diverse così come il nostro evento».
L’AUSPICIO PER LA CITTàAlla presentazione dell’evento ieri hanno partecipato anche il questore di Chieti Francesco De Cicco, il sindaco, Diego Ferrara, l’assessore allo Sport e commercio Manuel Pantalone, e il delegato all’orientamento dell’ateneo Giustino Orlando. «Auspico che questo evento possa crescere e coinvolgere anche il Colle», dice il primo cittadino, «come già è accaduto in passato. Comprendo che il campus sia l’anima dell’università, ma nonostante tutti i difetti e disagi per l’accessibilità, anche la nostra città potrebbe meritare qualche iniziativa». «Quest’anno abbiamo dovuto ripetere lo schema dello scorso anno per motivi di tempo», risponde Stuppia, «così come abbiamo organizzato un evento satellite a Montesilvano, il prossimo anno lo faremo anche sul Colle». E gli eventi non riguarderanno solo la Notte europea dei ricercatori. «Abbiamo in programma delle iniziative stabili che puntano a far diventare Chieti una città della cultura e che possano sottolineare il suo grande valore artistico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL TEMAPer la prima volta nella storia della d’Annunzio l’evento è stato annunciato con un titolo «internazionale», precisa Stuppia, «c’è una lingua comune, quella che troviamo quando viaggiamo e che tutti dobbiamo conoscere per essere cittadini del mondo». E in tal senso, l’ateneo vuole abbattere i confini e creare un “one world”. «Questo concetto», spiega Stuppia, «coinvolge tutti e nessuno di noi deve disinteressarsi su quello che accade nel mondo. Lo abbiamo visto tragicamente anche con la pandemia». E poi il tema della salute. «Il concetto di one health», continua il rettore, «in questo momento è all’attenzione di tutto il mondo scientifico. La salute umana non può disinteressarsi della salute ambientale e di quella animale». Ma la grande sfida di quest’anno è diffondere il tema delle mille culture. «Vogliamo trasmettere il messaggio che bisogna aprirsi a idee diverse», continua il rettore, «il pensiero unico è riduttivo. La storia del secolo scorso è stata devastata da decine di milioni di morti a causa del pensiero unico. Dobbiamo arrivare all’idea che la moltitudine dei pensieri, la pluralità delle idee, sono la miglior forma di prevenzione da dittature e guerre».
GLI EVENTI E GLI OSPITI A prendere in mano l’organizzazione degli eventi quest’anno è stata la professoressa Elisabetta Dimauro. «Un lavoro svolto in sinergia con i 14 dipartimenti dell’ateneo», dice Dimauro, «ci saranno appuntamenti sia per bimbi che per i più grandi. L’evento clou è lo spettacolo di Vincenzo Schettini, alle 19.30, professore di Fisica e famoso TikToker. Lo precede la performance di una nota violoncellista albanese Irida Gjergji. Ci sarà poi il canto lirico di Chiara Tarquini e il nostro coro di ateneo. Si conclude la giornata con un dj set». Un’anteprima della Notte dei ricercatori ci sarà il 28 settembre allo Stella Maris di Montesilvano. «Proprio perché l’università a più sedi», spiega il direttore generale dell’ateneo Giovanni Cucullo, «vogliamo sottolineare la vocazione di questo nuovo polo. Ci sarà un concerto con Giò Di Tonno, protagonista del Notre Dame de Paris, un’opera che concretizza l’incontro tra culture diverse così come il nostro evento».
L’AUSPICIO PER LA CITTàAlla presentazione dell’evento ieri hanno partecipato anche il questore di Chieti Francesco De Cicco, il sindaco, Diego Ferrara, l’assessore allo Sport e commercio Manuel Pantalone, e il delegato all’orientamento dell’ateneo Giustino Orlando. «Auspico che questo evento possa crescere e coinvolgere anche il Colle», dice il primo cittadino, «come già è accaduto in passato. Comprendo che il campus sia l’anima dell’università, ma nonostante tutti i difetti e disagi per l’accessibilità, anche la nostra città potrebbe meritare qualche iniziativa». «Quest’anno abbiamo dovuto ripetere lo schema dello scorso anno per motivi di tempo», risponde Stuppia, «così come abbiamo organizzato un evento satellite a Montesilvano, il prossimo anno lo faremo anche sul Colle». E gli eventi non riguarderanno solo la Notte europea dei ricercatori. «Abbiamo in programma delle iniziative stabili che puntano a far diventare Chieti una città della cultura e che possano sottolineare il suo grande valore artistico».
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