La politica vota la politica è ressa per la Provincia di Chieti
Affluenza record per scegliere presidente e consiglio provinciale, ma i cittadini mostrano indifferenza
CHIETI. Se la politica, e solo la politica, va al voto per scegliere la politica alle urna c’è la ressa. Il dato dell’affluenza è da record: 923 consiglieri e sindaci dei 104 Comuni della provincia, sui 1157 aventi diritto, sono andati alle urne. Il dopo Di Giuseppantonio vede in corsa il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, per il centrosinistra, e Nicola Scaricaciottoli, sindaco di Paglieta, per il centrodestra. Oggi si saprà chi dei due è il nuovo presidente della Provincia e quale sarà il consiglio composto da amministratori comunali già in carica e senza un euro di stipendio per il nuovo incarico. Le percentuali da ressa alle urne dell’83 per cento, per i consiglieri dei grandi Comuni come Chieti, Lanciano e Vasto, e del 74 per i piccoli, ci dicono che la politica ambisce comunque alla poltrona. Poco importa la gente comune trascorre la domenica nell’indifferenza totale verso le istituzioni. Non hanno avuto alcuna voce in capitolo. Le elezioni per i nuovi presidente e consiglio provinciali si sono svolte all’interno della corporazione dei politici che, ieri, hanno affollato i portici mentre la città viveva la propria domenica di svago ignorandoli. Il divario è abissale. Detto questo, i politici si sono divertiti, se è un divertimento sfilare quasi in passerella tra i cittadini che pensano a tutt’altro.
Il volto raggiante, quasi a pregustare la vittoria, di Pupillo è apparso sulle scale della Provincia alle 11,30. In basso incontravi gli ex An, Mauro Febbo e i suoi fedelissimi tra quali anche chi magari spera e tifa in una candidatura del leader di centrodestra a sindaco di Chieti per subentragli in Regione. Si avvicina Tommaso Coletti che rifila una battuta sferzante a Febbo. Gira alla larga, invece, Domenico Di Fabrizio, che tira dritto e non saluta. Sobri più degli altri gli esponenti del Pd più vicini all’area-Legnini. Mentre leggiadra girava tra la folla la consigliera uscente Carla Di Biase. Poi in coda al seggio l’esercito sceso in massa dai piccoli Comuni dell’Alto Vastese e dalla Frentania. Ma questa volta a decidere, con il voto ponderato, sono solo i politici dei grandi Comuni. E puoi già dire chi ha vinto, ammesso che interessi ai cittadini.(l.c.)