La Priori: deleghe anche ai non assessori
Torino di Sangro, il sindaco sceglie la giunta. Il saluto di Pace: lascio un’amministrazione sana
TORINO DI SANGRO. Il passaggio di consegne con il predecessore Domenicantonio Pace ha dato l’avvio ufficiale, ieri, all’amministrazione guidata dal primo sindaco donna del paese. Silvana Priori, 38 anni, avvocato, ha atteso per la proclamazione il giorno dopo le elezioni. Subito dopo brindisi augurale con i dipendenti del municipio. La festa per la vittoria ci sarà domani o venerdì nella piazza Martiri della Libertà, dove la lista civica “Rinnovamento democratico” ha concluso la campagna elettorale. Il primo consiglio comunale sarà convocato nei prossimi giorni e intanto si lavora alla formazione della giunta, che da sei assessori passa a tre.
«Capacità e competenza saranno i criteri guida, ma tutti lavoreranno», anticipa il neo sindaco, «la riforma ha ridotto la giunta ma non le competenze del Comune: chi non avrà l’incarico da assessore avrà comunque delle sub-deleghe perché di lavoro ce n’è tanto».
Tra gli eletti della lista, con un’età media di 37,5 anni, c’è il vicesindaco e un consigliere uscenti, Daniele Ferrante e Giuseppe Gabriele Moretti, mentre Luigi Mucci è stato consigliere in passato. Toni De Grandis e Federica Mammarella sono, invece, alla prima esperienza amministrativa.
«Una priorità è l’approvazione del nuovo piano regolatore esecutivo», dice la Priori, «strumento di sviluppo economico e sociale del paese e per arrivare a realizzare il progetto di albergo diffuso, con la riqualificazione e il recupero di edifici in disuso con misure incentivanti e premiali per i proprietari. Altri obiettivi: la realizzazione della biblioteca comunale, con il contributo dei privati, e il campo sportivo polivalente, per garantire il miglioramento dei servizi per tutte le fasce d’età, soprattutto alle nuove generazioni».
Il voto di domenica con il commiato del sindaco uscente, Domenicantonio Pace. «Diciotto anni di vita amministrativa per il proprio paese, di cui dieci da sindaco, lasciano un ricordo indelebile», dice, «lascio con la speranza di aver dato qualcosa alla comunità, che mi ha dato tanto, e spero mi verrà perdonato qualche errore commesso in buona fede. Lascio un’amministrazione sana con un bilancio sano e una pressione fiscale tra le più basse della regione. I miei successori avranno, inoltre, la possibilità di investire annualmente una somma di circa 200 mila euro derivanti da investimenti su turismo, risparmio energetico e produzione di energie rinnovabili provenienti da impianti fotovoltaici. Mi spiace che con la crisi del 2009 siano finiti anche i finanziamenti per i comuni e che degli innumerevoli progetti presentati, purtroppo, solo la minima parte ha avuto riscontro. Torno finalmente a dedicarmi alla mia vita, alle mie passioni, alla mia famiglia».
Stefania Sorge
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