La procura stava già indagando sulle barriere
Lo scorso anno un furgoncino finì giù dal viadotto: due vittime. Disposto un supplemento di indagine
VASTO. A distanza di 14 mesi la storia si ripete. Il 21 settembre 2013 un furgone Ducato diretto a Benevento con 7 persone a bordo, all’altezza di Vasto sud, volò giù da un viadotto dell’autostrada A14, nel territorio di San Salvo. Il bilancio fu di due morti e cinque feriti. Tre mesi fa sono stati presentati i risultati della prima tranche di indagini. Gli accertamenti hanno scagionato il conducente del mezzo e parlano di un “vizio occulto” dei pneumatici. Il sostituto procuratore della di Vasto, Enrica Medori, davanti alla drammaticità dell’evento ha disposto un supplemento d’indagine per accertare l’idoneità delle protezioni autostradali e stabilire se fossero sufficientemente sicure o, al contrario, con altre protezioni la tragedia avrebbe potuto essere evitata.
«Il magistrato ritiene debbano essere chiariti altri aspetti», conferma l’avvocato Arnaldo Tascione che insieme al collega Stefano Motta assiste l’autista del furgone, M.G., di Lecco. «Sia i nostri periti che i tecnici nominati dalla Procura escludono responsabilità del nostro assistito. Il furgone che lui guidava era stato preso a noleggio. Su quel furgone sono stati trovati dei “vizi occulti” nei pneumatici che avrebbero mandato fuoristrada il mezzo e che erano fuori dalla sfera di competenza del conducente. La dottoressa Medori ha chiesto un’indagine supplementare per stabilire se in presenza di altre protezioni l’incidente si sarebbe verificato o meno».
Il magistrato ha ritenuto necessario un approfondimento con ulteriori perizie per meglio verificare lo stato dei luoghi o altri problemi di diversa natura. Anche perché qualche anno fa un altro Tir volò giù da un viadotto all’altezza di località Sant’Antonio Abate.
Ieri mattina la polizia stradale del distaccamento di Vasto sud ha compiuto misurazioni e perizie cercando di risalire con assoluta certezza alla causa dello schianto mortale della notte tra venerdì e sabato. Prima di arrivare alla conclusione delle indagini saranno necessari molti altri accertamenti oltre all’interrogatorio del superstite. Nel frattempo l’A14 resta scenario di un altro grave incidente. (p.c.)
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