La rabbia dei cittadini: «Adesso basta»

L'ira dei residenti di Frisa: furti e truffe agli anziani, da tempo non siamo tranquilli

FRISA. E' un paese sotto choc quello che si sveglia all'indomani del più efferato delitto in terra frentana. Crocchi di gente all'angolo di piazza Principessa Maria di Piemonte, il cuore della contrada, ripetono come in una nenia "assassini, animali" col tono sbigottito e greve di chi non crede ancora a quanto successo. E' la prima volta a Frisa.

Le reazioni. "Bastardi, animali, bisognerebbe impiccarli". Sono parole crude, intrise di rabbia quelle che rimbalzano in piazza. I coniugi Del Bello erano amati da tutti, pacifici e gentili come solo due pensionati di paese possono essere. Qualcuno già punta il dito contro gli extracomunitari, arrivati in paese da qualche anno e verso i quali la diffidenza non si è mai sopita. Altri invece, spiegano che in realtà «la convivenza con gli stranieri è pacifica», che «qualche volta ci sono baruffe solo tra gli stessi extracomunitari» e che a Guastameroli quelli che ci sono risultano «educati, rispettosi, gente che si alza presto per andare al lavoro». Certo l'impatto è forte. Il paese è stordito, nessuno si sa spiegare tanta violenza gratuita. 

I precedenti.
«Non siamo più tranquilli da qualche mese». E' quanto raccontano gli abitanti che parlano di "furtarelli", "tentativi di raggiro" e "truffe" che da qualche tempo a questa parte si ripetono con troppa frequenza. «Succede di tutto», spiega Nicola, un pensionato. Un altro gli fa eco dicendo che le giornate gli anziani «le passano il più possibile fuori casa», un po' per noia, ultimamente per paura. Tra i tanti episodi che passano di bocca in bocca c'è quello accaduto un anno fa ad una donna, accompagnata da estranei fino alle Poste dopo averla convinta che servissero soldi per pagare l'assicurazione scaduta di suo figlio di cui i malviventi avevano dimostrato di conoscere nome e cognome e diversi particolari. Oppure il caso dell'agricoltore che aveva avuto un incidente in campagna ed ha trovato la sua casa svaligiata al ritorno dall'ospedale. Ancora c'è l'episodio di un altro furto in casa, dove sono spariti tutti i gioielli di famiglia. Ma episodi così violenti non si ricordano, a parte il dramma famigliare di un anno fa quando un anziano residente di Frisa ha ucciso la moglie molto malata. E sono perlopiù drammi famigliari che a memoria di paese si sono scatenati in queste valli. Suicidi (6-7 negli ultimi decenni), litigi, ma delitti mai. 

Il paese.
Campagne, vigneti e villette. Frisa e dintorni è una zona agricola, un tempo florida, e adesso solo un paese al confine della cinta che circonda la vicina Lanciano. I residenti sono anziani, agricoltori e operai. Nessuno naviga nell'oro. In tutto, la zona conta 1900 residenti divisi in tre nuclei abitati: Frisa, Guastameroli e Badia di Frisa. E diverse contrade. Guastameroli ha in tutto circa 700 abitanti. Una cinquantina gli extracomunitari, sparsi per il territorio comunale e in prevalenza albanesi, kosovari, polacchi e romeni. Ma «non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico» assicura il sindaco Rocco Di Battista: «Bisogna evitare la caccia alle streghe, questo è il momento del dolore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA