La raccolta differenziata inizia dal centro storico

In ritardo di un anno, lo smaltimento per categoria di pattume parte a Natale Coinvolti i 4 rioni della città vecchia. Tascione: nel 2014 esteso a tutta la città

LANCIANO. Dovrebbe prendere finalmente il via il prossimo periodo natalizio il servizio di raccolta differenziata porta a porta per 3mila utenze cittadine. Il provvedimento è in ritardo di circa un anno in una città che non arriva a superare il 35% della raccolta differenziata dei rifiuti mentre la media dei comuni del comprensorio si aggira ad oltre il 50%. La raccolta differenziata cosiddetta spinta verrà tuttavia applicata, per ragioni di costi, solo ad una parte della città: 3mila utenze sulle 15mila totali. E si partirà del centro storico. Coinvolti tutti e quattro i rioni della città vecchia: Civitanova, Sacca, Borgo e Lancianovecchia. A questi si aggiunge Via del Mare scelta dall'amministrazione comunale perché ha una bassa densità di abitanti.

Ad occuparsi del servizio sarà la Rieco che gestisce già il servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade in città.

«I ritardi nell'avvio del provvedimento», spiega l'assessore alle Politiche ambientali Evandro Tascione (Lanciano nel cuore), «sono dovuti esclusivamente alla trafila burocratica dal punto di vista dei finanziamenti. Solo recentemente la Regione ha stanziato 21milioni di euro per tutto l'Abruzzo per favorire la raccolta differenziata del pattume. Il comune di Lanciano in questi giorni sta ultimando il progetto di acquisto dei mastelli (bidoncini per differenziare ndc): solo per 3mila utenze sono necessari 200mila euro e circa 600mila per la totalità delle famiglie».

Ma il provvedimento rischia di essere un boomerang. Lanciano produce ogni anno tra le 11mila e le 12mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, e 30 tonnellate a settimana solo di rifiuti organici. Un'enormità se si pensa che la discarica di Cerratina può arrivare ad ospitare 70mila tonnellate di rifiuti all'anno. E non sarà facile convincere a cambiare l'abitudine, ormai radicata nei lancianesi, di buttare i rifiuti tutti insieme.

Partire da una zona circoscritta può inoltre far piombare la città nei problemi già noti di discariche abusive improvvisate. Chi è "costretto" infatti a differenziare, ma sa che a pochi chilometri il regolamento non è in vigore, è portato a disfarsi del pattume scomodo semplicemente trasportando i propri rifiuti altrove. Accade già ai confini con comuni che fanno la differenziata porta a porta e accade spessissimo in centro città dove non è raro imbattersi in tv usati, frigoriferi, pneumatici e addirittura materassi nel bel mezzo della strada. «Vogliamo essere incisivi in questa scelta», spiega Tascione, «ed educare i cittadini attraverso incontri pubblici e lezioni tematiche nelle scuole. Faccio appello al senso di responsabilità di tutti e al rispetto dei luoghi pubblici e condivisi dalla popolazione perché una cosa è certa: nel 2014 la raccolta differenziata sarà estesa a tutta la città».

Daria De Laurentiis

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