La Riserva assediata dalle auto
Punta Aderci, camper intrappolato: donna colta da malore per il caldo
VASTO. Auto parcheggiate su entrambi i lati del sentiero e un camper che, nell’incrocio con un’altra macchina, è rimasto intrappolato per circa un’ora sotto il sole cocente. A bordo c’era una donna in stato di gravidanza che per il caldo è stata colta da malore.
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi e ripropone il problema della regolamentazione dell’accesso veicolare nella riserva naturale di Punta Aderci dove ogni estate si ripete l’assedio delle auto, nonostante la presenza di due aree di sosta progettate e realizzate con l’unico obiettivo di mettere un freno all’invasione delle macchine. E pensare che basterebbe una sbarra in ferro per scoraggiare il transito dei veicoli ed evitare spiacevoli episodi come quello che si è verificato nei giorni scorsi.
Ogni domenica va in scena il solito copione: in migliaia si riversano sulle spiaggette del parco costiero, frequentate dai vastesi e dai turisti, ma chi preferisce la natura selvaggia alla spiaggia attrezzata di Vasto marina non vuole però rinunciare alla comodità di arrivare sul posto con la macchina. Il clou ci sarà a Ferragosto, giornata decisamente campale per gli operatori della Cogecstre, la cooperativa di Penne che dal Comune ha avuto in appalto la gestione dell’area protetta.
Proprio loro sono finiti nel mirino di Marco Di Michele Marisi, responsabile del movimento che raggruppa i giovani del centrodestra. La polemica è scoppiata per un’auto di servizio che il Comitato di gestione del parco ha deciso di acquistare con i fondi finalizzati della regione Abruzzo. «Una spesa inutile», accusa Marisi, «uno sperpero di denaro pubblico per acquistare un’auto che non credo serva per girare sulla spiaggia o sulle dune. Uno spreco ambientalista. Quei soldi, 14 mila euro, possono essere utilizzati per ben altri scopi: magari per potenziare i servizi della riserva».
Anna Bontempo
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