Ladri in chiesa: rubate le offerte dei fedeli
I malviventi forzano due porte e mettono a soqquadro l’ufficio e la casa del sacerdote. Ora indagano i carabinieri
GUARDIAGRELE. I ladri tornano a colpire in chiesa. Stavolta sono entrati in azione nella parrocchia di Villa San Vincenzo, a Guardiagrele, nell’ufficio del sacerdote, dove si sono impossessati delle offerte dei fedeli. Al di là del valore del bottino, che ammonta a poche centinaia di euro, è questa la criminalità più odiosa, perché ruba ricordi e affetti, colpisce al cuore una comunità e non risparmia neanche i luoghi di culto.
I malviventi si sono introdotti in chiesa forzando gli infissi in alluminio di una porta-finestra che si trova sul retro dell’edificio e che dà sui binari dell’ex tracciato ferroviario della Sangritana. A quel punto è stato un gioco da ragazzi arrivare nei locali amministrativi: qui i balordi hanno messo tutto a soqquadro, con l’unico obiettivo di arraffare soldi. Il denaro, si stima all’incirca 200 euro, era custodito nel cassetto di una scrivania. I ladri hanno risparmiato gli oggetti sacri, ma si sono spinti anche al piano superiore, ovvero nelle stanze che ospitano l’abitazione del sacerdote, don Daniele Di Michele, in quel momento fuori Abruzzo. Dopo aver forzato un’altra porta, però, i malviventi non hanno trovato altro di valore.
Ad accorgersi di ciò che era accaduto, nel primo pomeriggio, è stata una donna che si occupa delle pulizie della chiesa e che ha notato più di una scatola gettata a terra all’interno degli uffici. Fin da subito è apparso chiaro che si trattava di un furto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Guardiagrele, che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili del colpo. L’assenza di un sistema di videosorveglianza di certo non aiuta gli investigatori.
In passato, sempre a Guardiagrele, è finita nel mirino la chiesa di San Donato, da dove è scomparso l’oro del santo patrono della cittadina pedemontana. In quella circostanza, durante l’orario di apertura, sono state rubate le catenine votive custodite in una teca in legno del 1907.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I malviventi si sono introdotti in chiesa forzando gli infissi in alluminio di una porta-finestra che si trova sul retro dell’edificio e che dà sui binari dell’ex tracciato ferroviario della Sangritana. A quel punto è stato un gioco da ragazzi arrivare nei locali amministrativi: qui i balordi hanno messo tutto a soqquadro, con l’unico obiettivo di arraffare soldi. Il denaro, si stima all’incirca 200 euro, era custodito nel cassetto di una scrivania. I ladri hanno risparmiato gli oggetti sacri, ma si sono spinti anche al piano superiore, ovvero nelle stanze che ospitano l’abitazione del sacerdote, don Daniele Di Michele, in quel momento fuori Abruzzo. Dopo aver forzato un’altra porta, però, i malviventi non hanno trovato altro di valore.
Ad accorgersi di ciò che era accaduto, nel primo pomeriggio, è stata una donna che si occupa delle pulizie della chiesa e che ha notato più di una scatola gettata a terra all’interno degli uffici. Fin da subito è apparso chiaro che si trattava di un furto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Guardiagrele, che hanno avviato le indagini per identificare i responsabili del colpo. L’assenza di un sistema di videosorveglianza di certo non aiuta gli investigatori.
In passato, sempre a Guardiagrele, è finita nel mirino la chiesa di San Donato, da dove è scomparso l’oro del santo patrono della cittadina pedemontana. In quella circostanza, durante l’orario di apertura, sono state rubate le catenine votive custodite in una teca in legno del 1907.
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