Lanciano, anziana investita: l’autista del bus era ubriaco
Svolta nelle indagini della polizia municipale sull’incidente di via De Crecchio. La donna è da due giorni in rianimazione nell’ospedale Renzetti
LANCIANO. È risultato positivo al test dell’alcol, l’autista del pullman della società Sangritana che nel tardo pomeriggio di venerdì ha investito una donna di 77 anni all’incrocio tra via Dalmazia, via De Crecchio e via Ferro di Cavallo, vicino al giardinetto con il monumento degli alpini, a poca distanza dal passaggio a livello ferroviario. La donna, M.B.,77 anni, residente in via Ferro di Cavallo, è ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Lanciano. Travolta dal bus mentre attraversava la strada, ha riportato un trauma cranico a la frattura di alcune costole. La prognosi è riservata.
Sulla dinamica dell’incidente, avvenuto mentre in città cadeva una fitta pioggia, sta svolgendo indagini la polizia municipale.
Il conducente del pullman è stato sottoposto all’alcol test con un prelievo di sangue effettuato nell’ospedale Renzetti. Dai risultati delle analisi è emerso che l’uomo era alla guida del mezzo in stato di ebbrezza. Il tasso alcolemico rilevato era compreso tra i valori 0,8 e 1,5 grammi/litro. Le sanzioni che il conducente rischia sono un’ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi. Poichè l’autista era alla guida di un mezzo pubblico, il decreto legge in vigore prevede che la patente venga revocata, ritirata e trasmessa al prefetto.
Pare che sia scattato anche il fermo amministrativo del veicolo proprio perché è stato causato un incidente.
Una relazione sulla vicenda, strettamente collegata alle condizioni di salute della donna investita, è stata trasmessa in Procura dai vigili urbani.
Sull’incidente un fascicolo è stato aperto anche dalla Sangritana, la società di trasporto pubblico regionale, che ha la sede legale e il parcheggio dei pullman proprio nelle vicinanze del luogo dell’incidente. Già da domani l’azienda potrebbe prendere provvedimenti contro il dipendente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA