Lanciano, il gruppo Stola acquista la San Marco
L'azienda torinese, che già possiede uno stabilimento ad Atessa, ha acquisito l'intero gruppo che conta 230 dipendenti
LANCIANO. Il gruppo Stola di Torino, nota azienda che già possiede uno stabilimento nell'area industriale di Atessa ovvero la Irma srl ha acquisito l'intero gruppo San Marco di Lanciano che conta 230 dipendenti. La vendita è stata perfezionata in uno studio notarile di Torino. Ina una nota la Fiom Cgil esprime soddisfazione per l'epilogo della vicenda "perché tutti i lavoratori sono stati acquisiti dal gruppo Stola, vengono mantenute tutte le commesse in essere e attraverso un nuovo piano industriale si riscriverà il futuro di questo importante gruppo lancianese".
Al tempo stesso l'organizzazione sindacale esprime però rammarico per il fatto che Lanciano "ha perso di nuovo un altro gruppo importante. Dopo Pozzolini - afferma il segretario della Fiom Cgil di Chieti Marco Di Rocco - anche la famiglia Sideri esce di scena dal panorama imprenditoriale di questa città in totale assenza delle istituzioni locali. Mentre in questa città si perdono pezzi importanti dell'economia cittadina, la politica, le istituzioni pensano ad altro e, nessuno più si occupa dei veri problemi del comprensorio, del suo disagio, della perdita occupazionale del ruolo che ormai questa città ha perso del fatto che stanno aumentando i poveri, che si perde occupati".
La Fiom Cgil lancia un appello alle istituzioni, alla politica di questo comprensorio: "Non possiamo più assistere passivamente - sottolinea Di Rocco - senza svolgere nessun ruolo in merito allo sviluppo del comprensorio, abbiamo bisogno di mettere in campo le giuste sinergie per poter difendere il nostro tessuto sociale ed economico. La Fiom sta lanciando da tempo il grido d'allarme sul futuro delle nostre imprese e la Sevel ne è la dimostrazione. Oggi - conclude Di Rocco - dobbiamo pensare all'industria del domani, altrimenti, dopo Pozzolini, oggi la San Marco, domani altre imprese verranno chiuse o vendute ad imprenditori del nord".
Al tempo stesso l'organizzazione sindacale esprime però rammarico per il fatto che Lanciano "ha perso di nuovo un altro gruppo importante. Dopo Pozzolini - afferma il segretario della Fiom Cgil di Chieti Marco Di Rocco - anche la famiglia Sideri esce di scena dal panorama imprenditoriale di questa città in totale assenza delle istituzioni locali. Mentre in questa città si perdono pezzi importanti dell'economia cittadina, la politica, le istituzioni pensano ad altro e, nessuno più si occupa dei veri problemi del comprensorio, del suo disagio, della perdita occupazionale del ruolo che ormai questa città ha perso del fatto che stanno aumentando i poveri, che si perde occupati".
La Fiom Cgil lancia un appello alle istituzioni, alla politica di questo comprensorio: "Non possiamo più assistere passivamente - sottolinea Di Rocco - senza svolgere nessun ruolo in merito allo sviluppo del comprensorio, abbiamo bisogno di mettere in campo le giuste sinergie per poter difendere il nostro tessuto sociale ed economico. La Fiom sta lanciando da tempo il grido d'allarme sul futuro delle nostre imprese e la Sevel ne è la dimostrazione. Oggi - conclude Di Rocco - dobbiamo pensare all'industria del domani, altrimenti, dopo Pozzolini, oggi la San Marco, domani altre imprese verranno chiuse o vendute ad imprenditori del nord".
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