Lanciano in B, lavori stadio: il Comune ricorre a un mutuo

Prestito di 400 mila euro da rimborsare in 10 anni ma la società deve pagare l’affitto dell’impianto

LANCIANO. È il ricorso al mutuo la soluzione dell’amministrazione Pupillo per finanziare i lavori di adeguamento dello stadio Biondi e permettere così alla Virtus di giocare in casa le partite del campionato di serie B. La scorciatoia consentirebbe all’amministrazione comunale di affrontare i primi lavori urgenti senza dover incorrere nei debiti fuori bilancio.

Il rimedio trovato. La soluzione al problema dei fondi è arrivata spulciando le linee-guida del governo Monti per la razionalizzazione della spesa pubblica, la cosiddetta spending review per gli enti locali. All’interno del decreto, la giunta comunale ha trovato una nota che consentirebbe ai Comuni di accendere mutui. Il termine di presentazione degli emendamenti di bilancio scadeva mercoledì, e proprio mercoledì è arrivata la soluzione in sede di riunione di maggioranza.

Il prestito. La somma massima che si può chiedere per il mutuo decennale del Comune di Lanciano è di 400 mila euro, una cifra che coprirebbe tutte le spese urgenti per giocare fin da subito nell’impianto cittadino. È ancora al vaglio dell’amministrazione se chiedere la somma alla Cassa depositi e prestiti oppure a una banca sotto la voce “Credito sportivo”. E altre sorprese positive sempre dal punto di vista dei fondi (per l’adeguamento del Biondi è necessario circa un milione di euro) potrebbero arrivare a breve attraverso l’intervento di privati o l’accesso a fondi governativi.

I vantaggi. Per l’amministrazione Pupillo la soluzione del prestito risolve la questione dei debiti fuori bilancio, uno scoglio che forse avrebbe incrinato i rapporti politici nella maggioranza e indispettito i lancianesi che avrebbero preferito altre opere da eseguire con l’utilizzo dei soldi pubblici. «Superato il problema del debito fuori bilancio», commenta Davide Caporale, presidente della commissione bilancio, «possiamo tranquillamente adeguare il Biondi. Pensiamo di riuscire a pagare le quote di ammortamento del mutuo con il canone versato per la locazione dello Stadio». Il Biondi, inoltre, resterebbe di proprietà comunale.

La trattativa con la società. Si stanno intensificando gli incontri tra l’amministrazione comunale e la società calcistica Virtus Lanciano del gruppo Maio. Della trattativa fanno parte anche i canoni annuali per l’affitto e l’utilizzo dello stadio, circa 15 mila euro l’anno, che finora non sono stati mai pagati. La convenzione per l’utilizzo dell’impianto scade quest’anno e va riscritta. Ente e società potrebbero venirsi incontro sul pagamento di una parte dei lavori e l’ammortamento del mutuo attraverso il versamento dei canoni di locazione del Biondi, sui 50 mila euro.

I tempi. Entro lunedì, ha assicurato il sindaco Mario Pupillo, va presentato in prefettura il progetto definitivo dei lavori di adeguamento. A sua volta la prefettura deve convocare vigili del fuoco, forze dell’ordine e autorità sanitarie e concedere l’autorizzazione. I lavori dovrebbero partire a fine mese. Le prime gare di campionato, tuttavia, intorno al 25 agosto, potrebbero essere giocate fuori casa. «Faremo di tutto perché ciò non accada», promette il sindaco. Ma la società si è comunque portata avanti chiedendo l’autorizzazione, accolta, per giocare a Pescara.

Daria De Laurentiis

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