Lancianovecchia vuole riprendersi l’isola pedonale

Residenti e commercianti chiedono strade senz’auto e si chiedono perché il piano del traffico è stato bloccato

LANCIANO. Che fine ha fatto il Piano urbano del traffico? E perché la sperimentazione sulla zona a traffico limitato è stata interrotta e mai più ripresa? Se lo chiedono i residenti di Lancianovecchia, uno dei quattro quartieri storici interessati dal provvedimento avviato dall'amministrazione Paolini il 4 marzo del 2011. Provvedimento poi sospeso a giugno dello stesso anno, e mai più adottato in attesa della presentazione di un nuovo Piano del traffico da parte della nuova amministrazione.

«Si è perso troppo tempo prezioso» interviene il presidente dell'associazione culturale Amici di Lancianovecchia, «questo quartiere avrebbe potuto testare meglio di tutti gli altri una zona limitata alle auto». L'esperimento, secondo Raffaele Filippone, seppur di pochi mesi, aveva avuto «buoni risultati». E i primi a essere soddisfatti sono stati proprio i residenti. La Ztl non è stata del tutto negativa nemmeno per i commercianti. «Ne ho sentiti diversi» dice Filippone «chi ha una clientela fidelizzata non ha diminuito gli affari, anzi. Passare una serata in uno dei più bei quartieri della città e per di più senza auto è un valore aggiunto, non un ostacolo».

Lancianovecchia si candida a sperimentare ancora. «Il Piano del traffico doveva essere pronto per metà mese» incalza Filippone «ma finora non è stato ancora presentato. Chiediamo di rientrare a far parte di quella sperimentazione iniziale, siamo l'unico quartiere che, per le sue peculiarità, se lo può permettere». Lancianovecchia conta un migliaio di residenti. È raggiungibile principalmente da via dei Frentani, dove ha sede il Teatro Fenaroli, ma può contare sull'ampio parcheggio di via per Frisa che, attraverso un ascensore aperto fino alle 24, può essere un'ottima via di collegamento per i pedoni. A Lancianovecchia ci sono monumenti come la Torre di San Giovanni, il cui restauro è stato avviato da poco, la chiesa di San Biagio, la cappella della Santa Croce, dove sarebbe avvenuto il secondo miracolo eucaristico di Lanciano e Porta San Biagio. I turisti in visita, spesso, si trovano dinanzi a piazzette e botteghe medievali invase dalle auto e a dover stare attenti a non intralciare il passaggio continuo dei mezzi.

«Se, così come ideato dall'amministrazione, i bus turistici devono fermarsi nel Parco Diocleziano» fa notare Filippone «è il momento di rendere questo quartiere a misura d'uomo e non di auto».

Daria De Laurentiis

©RIPRODUZIONE RISERVATA