Lavori sulla Via Verde, arriva anche Striscia
La pista ciclabile a rischio incompiuta. Pupillo: ditte costrette a fermarsi, forse i tempi si allungheranno
LANCIANO. Le bellezze e le criticità della Via Verde finiscono all'attenzione di “Striscia la notizia”. Il tg satirico di Antonio Ricci ha fatto tappa ieri sulla Costa dei trabocchi con l’inviato Luca Galtieri (l’uomo dei perché), che ha voluto documentare la bellezza del progetto della ciclopedonale sul mare, ma anche i tanti intoppi e le criticità che stanno ritardando i lavori. Nei giorni scorsi sia l’amministrazione comunale di San Vito sia il consigliere regionale Francesco Taglieri (5 Stelle) hanno parlato della Via Verde come di un’opera che rischia di rimanere incompiuta. Per cui ieri, guidata dal giornalista di TgMax Enrico Giancristofaro, la troupe di Striscia ha fatto riprese sul tratto dell’ex stazione di Fossacesia, in zona Lago Dragoni a Torino di Sangro, interessata da problemi di erosione, e davanti alla galleria sbarrata del Turchino, a San Vito. Per il servizio, che andrà in onda nei prossimi giorni, Galtieri ha intervistato il ristoratore Rocco Marchegiano, vicepresidente Federciclismo, e il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo. «Un cantiere è un’opera in via di realizzazione, non è il prodotto finale», ha precisato Pupillo ai microfoni di Striscia che chiedeva conto dei tratti incompiuti. I termini contrattuali per finire l’opera scadono il prossimo 30 giugno. «Probabilmente saranno prolungati», afferma il presidente della Provincia raggiunto dal Centro al Turchino, «il cantiere è rimasto fermo 60 giorni per il Covid nella prima ondata e in questa seconda le aziende hanno avuto difficoltà». Nei giorni scorsi è stato istituito il Collegio consultivo tecnico, che serve a risolvere le situazioni di precontenzioso tra la ditta che svolge i lavori e l’ente appaltante. «È formato da un presidente esterno», spiega Pupillo, «scelto dalle due parti nella persona di Gianni Granà (ex dirigente del Comune di Lanciano, ndc), da un rappresentante della Provincia e da uno della ditta. Insieme devono valutare la perizia di variante, che la ditta chiede perché ha fatto delle opere in più rispetto al contratto. La Provincia ha presentato la sua controperizia, perché ritiene che alcune opere non siano state fatte a regola d’arte o non debbano essere monetizzate. È una valutazione complicata e che richiede tempo. L’altra questione sono i lavori nelle gallerie». Il collegio si esprimerà entro fine mese. «Nella migliore delle ipotesi ricominceremo subito i lavori», dice Pupillo, «che del resto sono continuati fino a qualche settimana fa ad Ortona. Se dovesse andare male, invece, c’è la rescissione in danno dell'appalto. A quel punto l’opera subirà dei ritardi. Ma se prevarrà il buonsenso come mi auguro», sottolinea Pupillo, «in questi 3 mesi si possono chiudere la maggior parte del percorso e il discorso gallerie, così da aprire diversi tratti della ciclovia per l’estate».