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«Lavoriamo per unire i tribunali di Lanciano e Vasto»

FOSSACESIA. Perseguire la strada referendum abrogativo delle legge sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie che cancella i tribunali minori, come quelli di Lanciano e Vasto; far sì che i...

FOSSACESIA. Perseguire la strada referendum abrogativo delle legge sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie che cancella i tribunali minori, come quelli di Lanciano e Vasto; far sì che i Comuni di Lanciano e Vasto elaborino assieme un progetto di unione dei presidi di giustizia che possa essere preso in considerazione dal governo; organizzare una riunione con i quattro sindaci di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona e i due rispettivi presidenti di Provincia per concordare iniziative comuni per evitare la soppressione dei due tribunali.

Sono le decisioni prese nell’incontro di Fossacesia, voluto dalla Provincia, per approfondire la questione relativa alla chiusura dei presidi giudiziari di Lanciano e Vasto. «Bisogna lavorare assieme, soprattutto con i nostri parlamentari, per bloccare la riforma sulla riorganizzazione degli uffici giudiziari che inizierà il 13 settembre», ha detto il consigliere provinciale Paolo Sisti, «che rappresenta solo un aggravio dei costi per il cittadino, senza alcun beneficio concreto per il sistema giustizia. Anzi, ci saranno difficoltà enormi perché mancano le strutture dove sistemare i dipendenti, i processi si allungheranno, saliranno i costi di accesso alla giustizia. Bisogna subito sostenere il referendum abrogativo della legge e favorire l’unione di Lanciano e Vasto in un progetto comune di riforma dei due tribunali».

Mentre il sottosegretario Giovanni Legnini ha detto di voler promuovere subito una riunione di tutti i parlamentari abruzzesi per determinare una strategia a livello centrale e confezionare un progetto valido che salvi i tribunali abruzzesi, il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, ha evidenziato la necessità, nel frattempo, di unire le forze anche con Avezzano e Sulmona. «Si procederà a breve con una riunione che vedrà coinvolti i quattro sindaci di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona e i due rispettivi presidenti di Provincia per concordare iniziative comuni», ha detto Di Giuseppantonio, «e nello stesso tempo la Provincia spronerà le amministrazioni di Lanciano e Vasto perché elaborino di concerto un progetto, un’alternativa sostenibile rispetto alla chiusura dei rispettivi tribunali. Non è possibile lasciare l’Abruzzo meridionale senza un presidio giudiziario». (t.d.r.)

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