Le case popolari cadono a pezzi E sui tetti spunta anche l’amianto
Il consigliere di FI, Vitale, in un’interrogazione al sindaco chiede di risolvere il problema eternit Muri scrostati e ferri a vista nel complesso di via Dei Palmensi: c’è chi per protesta non paga l’affitto
CHIETI. Nella palazzina fatiscente che ospita le case popolari di via Dei Palmensi spunta pure l’amianto sul tetto. Tra i muri scrostati, i ferri a vista e il degrado generale, ci sono anche le sospette coperture in eternit del tetto e le lastre di amianto che sarebbero state sistemate in maniera abusiva sul tetto per ricavare altri spazi da abitare.
Il consigliere comunale Emiliano Vitale (Forza Italia) ha depositato una interrogazione per chiedere di prevedere interventi per risolvere il problema amianto. «Assunto che il Comune ha provveduto a mettere a bando alcuni lavori di sistemazione di impianti e servizi negli alloggi Erp», dice Vitale, perché non si è pensato anche all’amianto? In attesa della risposta del sindaco Umberto Di Primio e dell’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Di Felice, a cui l’interrogazione è stata rivolta, gli inquilini dei 29 appartamenti sono ormai esasperati e rassegnati.
Alcuni confessano senza problemi che non pagano più l’affitto. «Perché dovremmo pagare?», chiedono «Il Comune ci ha completamente abbandonati, come si può vedere a occhio nudo», dicono indicando le scale che, da dopo le ultime scosse di terremoto, sembrano aver subito un bombardamento.
L’ultima volta che hanno chiesto aiuto al Comune è stata in occasione dello sbalzo di corrente che si è verificato lo scorso primo giugno e che ha bruciato una marea di elettrodomestici. «Non siamo riusciti ad avere alcun rimborso dall’Enel», fa sapere un inquilino, «nonostante abbiano riconosciuto che il problema era stato causato da loro. Così ci siamo rivolti al Comune, ma anche su questo versante non siamo riusciti ad ottenere nulla. Quando c’è stato lo sbalzo di corrente io ero in casa, ho fatto in tempo a staccare quasi tutto, ma non la lavatrice, che ora risulta inutilizzabile. Per farla riparare occorrono 270 euro, ho presentato la fattura all’Enel ma non ci sono rimborsi». «Qui del Comune non viene mai nessuno», dice un altro inquilino, «la gente fa ciò che vuole. C’è uno che ha messo due lucchetti e si è appropriato di un intero spazio condominiale. E poi, con tutto il bisogno che c’è di case, diversi appartamenti sono rimasti sfitti da tantissimo tempo. Insomma, è l’anarchia». Ma il Comune è riuscito ad ottenere dei soldi per risistemare alcuni appartamenti delle case che si trovano nelle palazzine di via dei Palmensi, via degli Ernici e via Albanese. Sono 12 gli appartamenti che verranno risistemati all’interno con la sostituzione degli infissi e l’adeguamento degli impianti elettrici e idro-sanitari per un importo complessivo di 117.220 euro. «Subito dopo l’approvvigionamento dei materiali edili», ha detto l’assessore Di Felice, «inizieremo a cantierare le tre aree di intervento per terminare i lavori entro maggio 2018. Sono lavori attesi da tempo e grazie ai quali potremo garantire a molte famiglie di abitare in ambienti più sicuri e confortevoli».
I piloni e le scale della palazzina di via dei Palmensi, invece, sono destinate a restare scrostate e con i ferri a vista.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il consigliere comunale Emiliano Vitale (Forza Italia) ha depositato una interrogazione per chiedere di prevedere interventi per risolvere il problema amianto. «Assunto che il Comune ha provveduto a mettere a bando alcuni lavori di sistemazione di impianti e servizi negli alloggi Erp», dice Vitale, perché non si è pensato anche all’amianto? In attesa della risposta del sindaco Umberto Di Primio e dell’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Di Felice, a cui l’interrogazione è stata rivolta, gli inquilini dei 29 appartamenti sono ormai esasperati e rassegnati.
Alcuni confessano senza problemi che non pagano più l’affitto. «Perché dovremmo pagare?», chiedono «Il Comune ci ha completamente abbandonati, come si può vedere a occhio nudo», dicono indicando le scale che, da dopo le ultime scosse di terremoto, sembrano aver subito un bombardamento.
L’ultima volta che hanno chiesto aiuto al Comune è stata in occasione dello sbalzo di corrente che si è verificato lo scorso primo giugno e che ha bruciato una marea di elettrodomestici. «Non siamo riusciti ad avere alcun rimborso dall’Enel», fa sapere un inquilino, «nonostante abbiano riconosciuto che il problema era stato causato da loro. Così ci siamo rivolti al Comune, ma anche su questo versante non siamo riusciti ad ottenere nulla. Quando c’è stato lo sbalzo di corrente io ero in casa, ho fatto in tempo a staccare quasi tutto, ma non la lavatrice, che ora risulta inutilizzabile. Per farla riparare occorrono 270 euro, ho presentato la fattura all’Enel ma non ci sono rimborsi». «Qui del Comune non viene mai nessuno», dice un altro inquilino, «la gente fa ciò che vuole. C’è uno che ha messo due lucchetti e si è appropriato di un intero spazio condominiale. E poi, con tutto il bisogno che c’è di case, diversi appartamenti sono rimasti sfitti da tantissimo tempo. Insomma, è l’anarchia». Ma il Comune è riuscito ad ottenere dei soldi per risistemare alcuni appartamenti delle case che si trovano nelle palazzine di via dei Palmensi, via degli Ernici e via Albanese. Sono 12 gli appartamenti che verranno risistemati all’interno con la sostituzione degli infissi e l’adeguamento degli impianti elettrici e idro-sanitari per un importo complessivo di 117.220 euro. «Subito dopo l’approvvigionamento dei materiali edili», ha detto l’assessore Di Felice, «inizieremo a cantierare le tre aree di intervento per terminare i lavori entro maggio 2018. Sono lavori attesi da tempo e grazie ai quali potremo garantire a molte famiglie di abitare in ambienti più sicuri e confortevoli».
I piloni e le scale della palazzina di via dei Palmensi, invece, sono destinate a restare scrostate e con i ferri a vista.
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