Liceo, studenti difesi dalla scuola

Spinello in una vacanza-studio a Londra? L’istituto: «Anche le occasioni negative fanno crescere»

SAN SALVO. Fuma uno spinello insieme a due compagni durante una vacanza studio a Londra, si sente male e una volta ristabilito viene ammonito e mandato con gli amici a raccogliere le cartacce gettate nelle aule.

La notizia finisce su Facebook e fa il giro dei network arrivando a San Salvo. Secondo gli operatori scolastici in modo distorto e ingigantito. Al punto che sia la direzione della scuola che gli insegnanti e i genitori hanno deciso ieri il silenzio stampa. La posizione della scuola sull’accaduto è riportata in un comunicato che il dirigente scolastico, Maria Luisa Di Mucci, ha inviato al sito San Salvo net.

Tutta San Salvo ha alzato un muro di silenzio è non vuole commentare in alcun modo la disavventura londinese. Teatro della vicenda, il Chalfont Community College, istituto superiore di Chalfont St Peter, cittadina del Bukinghamshire distante una quarantina di chilometri da Londra. Il fatto sarebbe accaduto il 18 febbraio, 24 ore dopo l’arrivo dei ragazzi nel Regno Unito.

Tre studenti avrebbero fumato uno spinello e uno dei tre si è sentito male. Nulla di grave. Passata la paura i tre studenti hanno dovuto raccogliere le cartacce in aula. Dopo qualche giorno la notizia è comparsa su Facebook ed è stata ripresa dai siti Internet.

La scuola ha diffuso una nota sostenendo che la notizia è arrivata in Italia con qualche imprecisione. «Si ribadisce comunque», si legge ancora, «che la scuola possiede e mette in atto tutte le strategie per intervenire in maniera efficace nei casi di criticità che fisiologicmente, possono manifestarsi e per consentire agli studenti il conseguimento del proprio personale successo formativo. L’obiettivo della scuola è di formare cittadini consapevoli, attenti e attivi, con strumenti adeguati ad inserirsi fattivamente nella società contemporanea. Si sottolinea che tutte le occasioni, anche quelle negative, possono essere sfruttate per riflettere, studiare i problemi e crescere insieme».

Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, preferisce non commentare.

«Non posso farlo perché nessuno di noi sa come sono andate esattamente le cose», spiega. «Il giudizio sarà legittimo solo quando e se sarà fatta chiarezza». (p.c.)

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