Lite in consiglio dopo gli espropri del parco eolico

Civitaluparella, dalla minoranza accuse al sindaco Ficca Peschi: «Vicenda gestita male, ora si corre ai ripari»

CIVITALUPARELLA. Parco eolico: dopo la procedura preordinata al vincolo di esproprio, si è accesa la polemica. L’ultima, ha investito il consiglio comunale richiesto dalla minoranza. L’area individuata per l’istallazione del parco eolico, Colle Vento, confina con Montelapiano, Villa Santa Maria, Borrello, Quadri e Montenerodomo. Il progetto prevede la realizzazione di dodici pale (aerogeneratori) da 2 Mw ciascuna, una sottostazione (cabina primaria) a Villa Santa Maria, una linea interrata di tre chilometri, in direzione di Montelapiano, dove si collega a un cavo ecologico aereo.

«Alcuni consiglieri di maggioranza», dice Diana Peschi, capogruppo di opposizione, «hanno ritenuto di disertare il consiglio; altri, presenti, hanno manifestato forti perplessità a proposito delle modalità con le quali il sindaco, Mariano Ficca, ha gestito l’intera vicenda».

Il progetto fu approvato nel 2010 dal Comitato regionale Via, ma il Comune stipulò una convezione con la società Energetica Italiana srl il cui progetto fu invece bocciato dallo stesso Comitato. Come se non bastasse, durante il consiglio, è venuta fuori una terza convenzione, con la Società En.Er.M, approvata dall’amministrazione Ficca.

La popolazione ha annunciato la costituzione di un comitato civico e la raccolta di firme contro il progetto e tutto questo a sei mesi dalle prossime votazioni amministrative. «Prima della chiusura dei lavori», afferma la Peschi, «si è presentato in consiglio uno dei progettisti della Civitaluparella Wind di Roma che ha dichiarato, in nome e per conto della società, di essere disponibile a proporre all’ente una convezione, che sarebbe stata elaborata e consegnata al Comune entro una settimana, e il sindaco ha ritenuto di aggiornare la seduta consiliare, senza aver dato alcuna risposta agli interessi del territorio e in particolare alle centinaia di cittadini espropriati dei loro terreni. È davvero singolare che quello che non è stato fatto o che non si è voluto fare in quattro anni possa essere realizzato in una settimana. L’unico risultato raggiunto è la manifestazione del fallimento della politica amministrativa di Ficca».

Matteo Del Nobile

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