Maestra di Vasto, mistero sulla morte: la Procura rinvia i funerali
Com’è deceduta la giovane Eleonora che si era allontanata da casa lo scorso 28 marzo? Tracce di scarpe nel punto di ritrovamento del corpo, disposti altri accertamenti
VASTO. Che quei poveri resti trovati sotto un cavalcavia dell’autostrada appartengono ad Eleonora Gizzi, 34 anni, l’educatrice di Vasto che lavorava a Pescara, ora è una certezza. Ma come è morta Eleonora e a distanza di quanti giorni dal suo allontanamento volontario? Per rispondere a questi due interrogativi i periti potrebbero aver bisogno di fare nuovi prelievi. Per questo la Procura non ha ancora riconsegnato i resti della salma alla famiglia per i funerali. L’indagine prosegue. Il pm Giuseppe Bellelli di Pescara prenderà una decisione lunedì pomeriggio. Il magistrato attende anche i risultati delle indagini affidate alla polizia scientifica di Ancona e al commissariato di Vasto.
Gli investigatori hanno sequestrato accanto al giaciglio di cemento della Gizzi alcuni sacchetti di plastica contenenti rifiuti. Quei rifiuti potrebbero raccontare le ultime ore di vita della giovane. Nella stessa zona è stata individuata anche una impronta di scarpa che sembra diversa dal calco degli stivaletti indossati da Eleonora recuperati a poca distanza dal corpo.
La famiglia di Eleonora si è chiusa in un doloroso riserbo. I genitori Italo Gizzi e Grazia Marinucci non hanno ancora deciso se la camera ardente sarà allestita al cimitero o nella propria casa, in via San Michele. Intanto ieri è tornata a Vasto, Noemi, la sorella maggiore di Eleonora che vive a Lecco, la città dove anche la famiglia Gizzi ha vissuto a lungo e dove Eleonora ha conseguito il diploma liceale.
Per i colleghi e gli amici di Pescara la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Eleonora è stato un colpo durissimo. Qualche amico è ancora incredulo. «Non riesco a rassegnarmi al fatto che una persona come Eleonora che aveva fatto dell’impegno sociale un motivo di vita abbia deciso di lasciarsi morire», commenta un amico. Il giorno in cui Eleonora ha deciso di lasciare la casa dei genitori non ha mandato sms neppure agli amici più stretti. Eleonora creatura fragile e riservata ha portato il segreto del suo male di vivere nella tomba. Si è congedata dal mondo che, spesso era stato crudele con lei, scegliendo uno dei posti che più amava: via Salce, una scarpata affacciata sul mare.
Sulle pagine di Facebook piovono commenti e dediche. I funerali dell’educatrice non saranno celebrati prima di martedì. Quel giorno arriveranno a Vasto da Pescara colleghi e responsabili di associazioni musicali e umanitarie con cui Eleonora aveva diviso un percorso di vita: il conservatorio Luisa D'Annunzio, l’associazione Arda, l’associazione Baobab, i colleghi dell’asilo di via Benedetto Croce.
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