Maielletta, chiusi 2 impianti
Scatta la protesta dei turisti: nessuno ci ha avvertiti
PASSOLANCIANO. Due impianti di risalita su sei chiusi da ieri mattina alla Maielletta per alcuni controlli decisi dalla Motorizzazione civile. Inconveniente di entità tecnica trascurabile secondo la società che gestisce gli impianti, la Sciovie Mammarosa, che annuncia il ritorno in funzione da domani o al massimo lunedì. Fermo parziale che ha però scatenato le lamentele degli sciatori.
«A parte la chiusura improvvisa e non segnalata», spiega un turista salito ieri in comitiva alla stazione sciistica, «ci ha sconcertato la reticenza degli addetti, che non ci hanno indicato i motivi del fermo nè quando gli impianti avrebbero ripreso a funzionare. E così siamo ridiscesi a Passolanciano, dove il nostro abbonamento alla Maielletta non ha alcun valore». Sul biglietto unico tra Maielletta e Passolanciano che non c'è si concentra una famiglia di vacanzieri pescaresi della neve. «A parte il fermo degli impianti», spiegano, «c'è la difficoltà posta di volta in volta dalla scelta tra Passolanciano e Maielletta, a seconda delle condizioni meteo, del tempo a disposizione o delle naturali dispute in famiglia sull'impianto da frequentare di volta in volta. Perché per noi», aggiungono, «le due stazioni sono un bacino unico su cui scegliere la pista più adatta al momento».
Lamentele che Guido Ferrara, titolare degli impianti della Maielletta, smonta pezzo per pezzo. Con la precisazione che «su richiesta, gli abbonamenti verranno rimborsati per l'intero della parte ancora non fruita». E smentendo che «il fermo possa aver causato disagi anche al più schizzinoso tra i frequentatori, visto che quattro impianti, distribuiti peraltro in tutte le zone del bacino, hanno offerto comunque la grande neve naturale della Maielletta per gli sport invernali». Ferrara precisa che «il controllo della Motorizzazione rientra nella routine, una procedura che garantisce noi e soprattutto i clienti in fatto di sicurezza dei dispositivi di risalita». Ferrara parla poi degli investimenti per il futuro, 600mila euro per un impianto da ristrutturare alla chiusura della prossima primavera, un altro fra due anni e quello proteso verso la cima della Maielletta dalla scadenza lontana, oltre il 2020. «Capisco la favola del biglietto unico», contrattacca il gestore, «ma forse qualcuno ignora che c'è un accordo tra noi e le Sciovie Marcantonio di Passolanciano, per cui lo skipass unificato è assicurato. Resta fuori la Panorama, ma su questo abbiamo la nostra versione dei fatti». (f.b.)
«A parte la chiusura improvvisa e non segnalata», spiega un turista salito ieri in comitiva alla stazione sciistica, «ci ha sconcertato la reticenza degli addetti, che non ci hanno indicato i motivi del fermo nè quando gli impianti avrebbero ripreso a funzionare. E così siamo ridiscesi a Passolanciano, dove il nostro abbonamento alla Maielletta non ha alcun valore». Sul biglietto unico tra Maielletta e Passolanciano che non c'è si concentra una famiglia di vacanzieri pescaresi della neve. «A parte il fermo degli impianti», spiegano, «c'è la difficoltà posta di volta in volta dalla scelta tra Passolanciano e Maielletta, a seconda delle condizioni meteo, del tempo a disposizione o delle naturali dispute in famiglia sull'impianto da frequentare di volta in volta. Perché per noi», aggiungono, «le due stazioni sono un bacino unico su cui scegliere la pista più adatta al momento».
Lamentele che Guido Ferrara, titolare degli impianti della Maielletta, smonta pezzo per pezzo. Con la precisazione che «su richiesta, gli abbonamenti verranno rimborsati per l'intero della parte ancora non fruita». E smentendo che «il fermo possa aver causato disagi anche al più schizzinoso tra i frequentatori, visto che quattro impianti, distribuiti peraltro in tutte le zone del bacino, hanno offerto comunque la grande neve naturale della Maielletta per gli sport invernali». Ferrara precisa che «il controllo della Motorizzazione rientra nella routine, una procedura che garantisce noi e soprattutto i clienti in fatto di sicurezza dei dispositivi di risalita». Ferrara parla poi degli investimenti per il futuro, 600mila euro per un impianto da ristrutturare alla chiusura della prossima primavera, un altro fra due anni e quello proteso verso la cima della Maielletta dalla scadenza lontana, oltre il 2020. «Capisco la favola del biglietto unico», contrattacca il gestore, «ma forse qualcuno ignora che c'è un accordo tra noi e le Sciovie Marcantonio di Passolanciano, per cui lo skipass unificato è assicurato. Resta fuori la Panorama, ma su questo abbiamo la nostra versione dei fatti». (f.b.)
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