Malore in mare, muore un musicista
Alfredo D’Angelo, 61 anni, di Casalanguida, era stato uno dei primi batteristi di Vasco Rossi. Inutili i tentativi di rianimarlo
CASALBORDINO. Si è accasciato in acqua a pochi metri dalla riva. Non un lamento. Il suo cuore si è fermato all’improvviso. Un bagnante e tre bagnini del lido Nadia lo hanno trasportato sulla riva cercando di rianimarlo. Lo stesso hanno fatto per 24 lunghissimi minuti gli operatori del 118. È stato inutile. Il cuore di Alfredo D’Angelo, 61 anni, di Casalanguida, ex batterista di Vasco Rossi, si era fermato. L’uomo è stato stroncato da un infarto.
La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio qualche minuto dopo le 14. Il bagnante, arrivato a Casalbordino in tarda mattinata, aveva deciso di trascorrere la giornata al mare. «Era contento di poter approfittare di questo inaspettato scampolo d’estate settembrina», dice un altro bagnante che si trovava con lui sulla spiaggia libera a pochi metri dallo stabilimento balneare Nadia. Qualche minuto dopo le 14 il sessantunenne si è alzato e si è diretto verso il mare. Era accaldato e affaticato ma nessuno immaginava che stesse male. Pochi minuti dopo la tragedia. D’Angelo è entrato in acqua e ha iniziato a camminare verso le barriere frangiflutto. A metà strada fra il lido Nadia e le scogliere si è accasciato. Sembrava si fosse immerso per trovare regrigerio alla calura. In realtà l'uomo era stato colto da malore.
Un bagnante che era vicino ha intuito il dramma dalla posizione del corpo e ha dato l'allarme. Sul posto in pochi secondi sono arrivati tre bagnini del lido Nadia. L’uomo è stato trascinato a riva. Anna Falasca, la titolare del lido Nadia, ha chiamato il 118. Sul posto sono arrivate un’ambulanza e l’autorità marittima. I medici hanno provato a stimolare il cuore con un defibrillatore.Scariche e massaggi per quasi mezz’ora mentre la gente si accalcava sgomenta sulla riva. Da Pescara è arrivata anche l’eliambulanza del 118. Non c'è stato nulla da fare.
Alle 15,16 i medici hanno dichiarato la morte del bagnante. Sul corpo esanime è stato steso un velo. L’autorità giudiziaria ha autorizzato il trasferimento della salma all’obitorio del cimitero del paese di residenza dell’uomo. Il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo (Circomare), Giuliano D’Urso, ha ascoltato diversi testimoni ma sulla morte naturale del bagnante non ci sono dubbi. È toccato a D’Urso avvisare i familiari della disgrazia. Sul posto per il riconoscimento della salma è arrivato il padre, Arduino, di 83 anni.
D’Angelo non era sposato e pare che qualche tempo accusasse qualche problema di salute. Il caldo improvviso di questi giorni e il sole che a lui piaceva tanto forse gli sono stati fatali.
La morte del bagnante ha rinfocolato le polemiche sull’assenza di assistenti bagnanti del Comune nel tratto di spiaggia libera.
«Quello che è accaduto oggi dimostra che tutto il litorale va tenuto sotto controllo», hanno commentato alcuni operatori della Sib che questa estate si sono autotassati per cercare di proteggere il più possibile la spiaggia. (p.c.)
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