Maltempo e aziende chiuse Giugno-flop sulle spiagge
Il mese piovoso e freddo rinvia la ripresa economica del turismo vastese I balneatori: intanto affidiamoci a tour operator qualificati e facciamo sistema
VASTO. Non sarà certo l’estate a risollevare l’economia del Vastese. I numeri raccontano un giugno di crisi profonda e purtroppo, le cose non miglioreranno molto a luglio. Gli ombrelloni restano tristemente chiusi, le spiagge sono poco affollate, le presenze nei lidi sono in calo e molte famiglie riscoprono il pranzo a sacco per evitare di comprare anche l’acqua al bar degli stabilimenti. L’economia turistica è in crisi profonda. Il numero di stagionali assunti è ridotto all’osso.
Un tracollo che non stupisce più di tanto Generoso Leonzio, presidente del Consorzio di imprese turistiche della costa teatina. «Per anni abbiamo vissuto di rendite e di bellezze naturali. I tempi sono cambiati», afferma Leonzio. «I soldi sono pochi i vacanzieri ancora meno. L’unico modo per risollevarsi è fare sistema. Vasto è bellissima ma per tornare ad accogliere turisti ha bisogno di affidarsi a tour operator qualificati. Vasto deve agganciarsi alle compagnie di viaggi. Tutti, il Comune, gli operatori turistici, gli albergatore, i balneatori e i commercianti devono fare rete. Solo uniti si può vincere. Uno contro l’altro o coltivando da soli il proprio orticello non si va da nessuna parte». È la spietata ma realistica analisi di Leonzio.
Fernando Sorgente, titolare del Lido da Fernando, conferma il crollo a picco di presenze. L'imprenditore balneare ogni mattina all’alba è sul lido. «Lo scorso anno alle 7 cominciavano ad arrivare i primi bagnanti. Quest’anno gli ombrelloni restano chiusi anche a mezzogiorno», dice Sorgente. L'esperienza insegna che nei periodi più critici proliferano i furbi. «L’auspicio è che l’autorità marittima riesca a tamponare abusi e illegalità che contribuiscono ad affossare il settore», dice Sorgente.
Per Ettore Primiceri, del lido “Il Trabocco”, l’estate 2013 è la peggiore in assoluto dal dopoguerra. «Possiamo solo stringere i denti. Sopravvivere, aspettando tempi migliori», dice Primiceri. Quest’anno si risparmia e si riduce tutto. Anche i giorni di vacanza. Negli alberghi della riviera ci sono prenotazioni di soli 3 giorni. «Anche gli appartamenti vengono affittati al massimo per una settimana. Due anni fa le prenotazioni erano di almeno 15 giorni», dice Angelica Molino, dell’agenzia immobiliare Molino. Le famiglie tagliano dove possono. Anche sul gelato. «Anche lo scorso anno si parlava di crisi ma quest’anno il fenomeno è più aggressivo ed evidente. I tavoli restano vuoti. Non possiamo certo assumere lo stesso numero di stagionali del passato», dice il titolare della gelateria Aurora.
I dati di Confesercenti e Confcommercio dimostrano come le previsioni e l’allarme più volte lanciato dal Codacons fossero estremamente esatti e come la crisi influisca sulla stagione turistica. «Il tempo bizzarro e incerto sta facendo la sua parte. Ma proprio per questo è necessario organizzare pacchetti e proposte che oltre ai bagni di sole e di mare prevedano altro. Vasto è piena di bellezze e ricchezze. Il Comune deve prendere in mano le redini della situazione e programmare iniziative con i privati», insiste Generoso Leonzio. «Gli esperti sono certi che quest’anno un italiano su dieci ha deciso di andare in vacanza a settembre. Salviamo il salvabile. Facciamo qualcosa per far sapere che ci siamo e attirare il turismo settembrino», è l’appello del referente del Consorzio di imprese turistiche della costa teatina.
Paola Calvano
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